Gruppo giovanile: dalle nostre riunioni

 


 

Riunione del 14/01/23: Il tempismo di Dio

Passo di riferimento: Giosuè 5:13-15

In questo passo è raffigurata una situazione che spesso si presenta nelle nostre vite, quella di dover affrontare un ostacolo che si frappone tra noi e le promesse di Dio. Giosuè si trovava a dover affrontare le mura di Gerico che impedivano il realizzarsi della promessa fattagli dal Signore. Dio gli aveva promesso la conquista di Gerico.

Probabilmente anche noi, come Giosuè in questa situazione, ci troviamo ad analizzare razionalmente la situazione ed a soffermare il nostro sguardo sulle mura, facendoci prendere da scoraggiamento ed altri sentimenti negativi. Iniziamo magari a dubitare della promessa di Dio e sosteniamo che Egli stia tardando o, peggio, ci stia abbandonando. Ma l'insegnamento che traiamo da questa vicenda è molto incoraggiante, nel momento in cui Giosuè smise di tenere gli occhi fermi sull'ostacolo e li alzò più in alto, vide il capo dell'esercito del Signore con la spada sguainata che affermava di essere arrivato in quel preciso momento. Dio infatti, arriva al momento giusto, né prima e né dopo; Lui infatti conosce e stabilisce i tempi perfetti nella nostra vita.

Inoltre, ci ricorda ancora che tra noi e la Sua promessa c'è Lui, nessun ostacolo può impedirne la realizzazione. Non appena noi alziamo gli occhi dal problema e li rivolgiamo a Lui, ecco che Egli si manifesta per aiutarci e sostenerci, e non, come magari inizialmente può aver pensato Giosuè, come nostro nemico, per giudicarci ed attaccarci.

Coraggio, smettiamo di soffermarci sui problemi che ci si presentano davanti, che ci scoraggiano dal realizzare le promesse Divine: alziamo lo sguardo verso colui che ci ha fatto queste promesse, perchè Dio è più grande di ogni ostacolo!

Dio ti benedica!

Riunione del 07/01/23: Alla fine ebbe fame

Passo di riferimento: Matteo 4:1-4

In questo passo Gesù era appena stato battezzato da Giovanni. Gesù era pronto, aveva visto la Gloria di Dio. Era nel suo momento di massima benedizione ma Dio, proprio in quell'istante, lo fa andare nel deserto, solo con la sua umanità. Soffrì il freddo e la fame, per 40 giorni e 40 notti. Gesù sente il richiamo della propria umanità, e dopo 40 giorni alla fine ebbe fame. 

Spesso crediamo che sia il diavolo a condurci nel deserto, ma la verità è che non è il diavolo a condurci nel deserto, ma è Dio stesso, affinché impariamo la lezione che solo nel deserto possiamo imparare a dipendere da Dio, per imparare a fare la sua volontà. Ed è proprio nel momento della prova di Dio che noi possiamo scegliere se farla diventare una benedizione o una maledizione.

È nella prova che noi cresciamo. È nel deserto che Dio vuole benedirti, desidera che tu possa aprire il cuore totalmente a Lui, il Signore può cambiare e trasformare il tuo modo di vivere la fede. 

Il deserto che il Signore permette è per la nostra salvezza, ha qualcosa da dirci e noi dobbiamo resistere alle tentazioni del nemico. 

Che la nostra fame durante le difficoltà ci porti sempre più a scoprire ciò che Dio vuole per noi, a realizzare il Suo Amore.

Dio ti benedica!

Parole di speranza

Infatti io so i pensieri..." Geremia 29:11

Parlare di speranza oggi, sembra un po' un'utopia. In molti sperano che "qualcosa" cambi e si attende, quasi arresi alle circostanze, che intorno a noi, tutto, prima o poi, possa migliorare. Ad esempio si sente spesso affermare: "Spero che accada qualcosa!".

Scopriamo, leggendo questo verso che Dio invece ha davvero, "pensieri di pace e non di male per darci un avvenire ed una speranza". La speranza di cui ci parla Dio non è una vana e sterile attesa, ma è un fondamento sicuro sul quale riporre la propria fiducia.

Tutti coloro che si sono fidati di queste parole hanno sperimentato la pace con Dio e hanno la certezza, che per loro c'è "un avvenire" non condizionato dalle circostanze, ma un progetto futuro disegnato e custodito da Dio che ci ama. 

Anche a te Dio rivolge, in questo nuovo anno 2023, "pensieri di pace e non di male per darti un avvenire ed una speranza".

Cercalo con tutto il tuo cuore e lo troverai!

Il gruppo giovanile augura a te e alla tua famiglia un anno ricco di "prosperità spirituale". 

Dio ti benedica!

Riunione del 24/12/22: Salmo 42

Passo di riferimento: Perché ti abbatti, anima mia? Perché ti agiti in me? Spera in Dio, perché lo celebrerò ancora; egli è il mio salvatore e il mio Dio. (Salmi 42:11)

Questo salmo delinea l'immagine di un uomo che sente la sua distanza dal Signore, domandandosi quanto riuscirà a riavere quella comunione fresca e genuina con Lui come ce l'aveva prima.

Dunque, questo passo ci parla di un'anima afflitta che, nel corso della propria vita, ha passato tante fasi, con alti e bassi. Tuttavia, ad un certo punto il salmista sembra prendere coscienza di una grande realtà, che è sempre stata davanti ai suoi occhi, ma che a causa dello sconforto gli era celata: con Dio la nostra anima non può essere abbattuta troppo a lungo, perché Egli ci risolleva sempre.

Soprattutto in questi ultimi giorni dell'anno, ci capita di fare un resoconto circa la nostra vita e spesso ci accorgiamo che non sempre siamo stati il massimo alla Sua presenza, a volte lo scoraggiamento e l'afflizione hanno preso il sopravvento.

Tuttavia, nonostante le cose che ci sono accadute, nonostante ciò che abbiamo passato, dobbiamo continuare a celebrarlo e dobbiamo fare nostra questa consapevolezza: Egli ha un progetto per la nostra vita, che si attuerà solo se noi saremo fedeli a Lui. 

Ci saranno sentieri difficili e tempeste, altre volte benedizioni e gioie, ma in ogni momento sapremo che tutto è parte del piano di Dio per la nostra vita.

Riunione del 10/12/22: Ismaele, Dio ascolta

Passo di riferimento: Genesi 21:9-21

Nel passo di questa meditazione incontriamo le figure di Agar, serva di Abramo, e di suo figlio Ismaele. Sara, moglie di Abramo, non voleva che Ismaele fosse loro erede assieme al loro figlio Isacco, e intima ad Abramo di cacciare Agar e suo figlio nel deserto.

Agar vagava per il deserto insieme a Ismaele portando con sé dei pani ed un otre d’acqua, provviste che Abramo le aveva dato. Esaurita l’acqua, viene presa da scoraggiamento e sentimento di resa davanti all’infausto destino, decide di lasciare Ismaele sotto un arboscello e si allontana da lui per non assistere alla morte di stenti del ragazzo.

Scoraggiata e accecata dallo sconforto, Agar aveva dimenticato tutte le benedizioni che Dio le aveva elargito in passato, agisce come se Dio non fosse più in grado di far nulla per lei. Eppure, Dio ode la voce di Ismaele, il cui nome significa proprio “Dio ascolta”, e si usa di questo ragazzo per dimostrare alla donna che possono cambiare le circostanze ma il Dio d’amore resta sempre lo stesso e non era indifferente alla loro situazione.

Dio apre gli occhi di Agar e, rinnovata in lei la fede, ora riesce a vedere il pozzo che sin dall’inizio era proprio lì accanto a loro, e da cui entrambi potevano trarre sostentamento e vita. Dio è colui che vede e ascolta, ancora oggi non smette di guardare alla tua vita, alle tue difficoltà.

Magari ti trovi scoraggiato/a, e come Agar ti allontani credendo che Dio ti abbia abbandonato, che non ci sia futuro nel deserto che stai vivendo. Come per Ismaele, Dio ha un piano meraviglioso anche per la tua vita, solo rivolgiti a Lui e lascia che Egli ti apra gli occhi per vedere la sorgente d’acqua viva, Gesù, che è pronta proprio accanto a te. 

Dio ti benedica!

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