Riunione del 09/11/24: Non ritrattare con Dio
“ma egli, rattristato da quella parola, se ne andò dolente perché aveva molti beni”
La reazione del giovane ricco alle parole di Gesù fa emergere chiaramente a noi lettori cosa si celava nel suo cuore. La vicenda ha luogo quando un giovane, del quale non è specificato il nome, si avvicina al Signore chiedendogli quale azione debba compiere per poter ereditare la vita eterna. Nonostante questo ragazzo osservasse su ogni punto i comandamenti descritti nella Legge mosaica, aveva un bisogno interiore che la sua religiosità e la sua rigidità morale non riuscivano a soddisfare. Possiamo dire che egli “andò oltre”, perché si interrogava sul futuro eterno della sua anima ed era, almeno apparentemente, pronto a fare qualsiasi cosa pur di potersi assicurare la salvezza eterna.
Il nostro Signore Gesù guardò il suo cuore personalmente e con una proposta, fece salire a galla tutti i sentimenti più reconditi nella sua persona, per poterlo aiutare a liberarsi di ciò che realmente gli impediva di realizzare la vita eterna: l’attaccamento alle ricchezze materiali. L’invito a vendere tutti i suoi beni e a seguire Gesù scatenò una crisi nel cuore del ragazzo, ed egli non fu disposto a compiere questo passo di fede nei confronti del Signore: egli ritrattò l’invito di Gesù.
Da questa storia comprendiamo che andare al Signore con entusiasmo e spirito di iniziativa, non sempre manifesta ciò che abbiamo realmente nella profondità del nostro cuore. Spesso chi deve lasciare al Signore il controllo della propria vita, si ritrova a scoprire di avere dei legami che la Parola di Dio mette in luce; essi non vengono messi in risalto perché Dio vuole privarci di ciò a cui teniamo di più, ma sono evidenziati perché Dio vuole prendersi cura di noi e farci vivere liberi di fare la Sua volontà. Forse per qualcuno non saranno delle ricchezze materiali a costituire un impedimento: potrebbero essere delle amicizie che influenzano negativamente, un rapporto sentimentale tossico o persino un carattere spigoloso che impedisce di farsi modellare.
Quando leggiamo storie nella Bibbia come questa, vogliamo esaminarci e arrendere ogni dettaglio della nostra persona al Signore, senza ritrattare l’invito di Gesù a seguirlo, ma consegnandoli con fiducia il controllo della nostra vita.