Gruppo giovanile: dalle nostre riunioni

 


 

Riunione del 03/06/23: I miei testimoni siete voi

Passo di riferimento: Isaia 43:10-13


I versi di questo sabato sono presi da un particolare capitolo del profeta Isaia in cui Dio parla al popolo di Israele per incoraggiarlo. Nel manifestare ancora l’amore verso il Suo popolo che si stava sviando, il Signore usa una particolare espressione, che dà il titolo alla nostra riunione: “I miei testimoni siete voi”.


Nel periodo storico in cui Dio parla, Israele non rappresentava un buon esempio per le popolazioni circostanti. Al contrario, erano state le influenze idolatre dei popoli vicini a rovinare la buona testimonianza del popolo che Dio si era scelto dai tempi di Abraamo. Al giorno d’oggi, definiamo testimone colui che ha assistito personalmente ad un particolare evento, e Dio sceglie la Sua chiesa come testimonianza dell’opera vivente di Gesù.


È la nostra vita di credenti, trasformati dall’incontro con il Signore, la prima espressione attraverso cui gli altri possono conoscere l’opera di Gesù sulla croce. È importante assicurarsi di essere dei buoni testimoni, cercando ogni giorno di approfondire l’amore di Dio, camminando come Egli desidera.


Nella staffetta, inoltre, testimone è quell’oggetto che permette all’atleta successivo di iniziare a correre e proseguire la gara fino al traguardo. Nella vita cristiana, colui che ha aperto il cuore al Signore è chiamato a “passare il testimone” a coloro che non conoscono Dio, ovvero raccontare e trasmettere il messaggio dell’Evangelo, senza pregiudizi.


Se sei un figlio/a di Dio, sii un buon testimone. Se ancora non hai sperimentato l’amore di Dio, ma la Sua Parola ti sta raggiungendo, non resistere ed afferra per fede l’opera di Dio nella tua vita.

Dio ti benedica!

Riunione del 13/05/23: Chi è Gesù per te

Passo di riferimento: Luca 23:33-43

Prima di porci questa domanda: "chi è Gesù per te?", dovremmo prima considerare quest'altra domanda: "chi siamo noi per Gesù?". Bene, per il Signore noi siamo la Sua creatura più importante, talmente importante che Egli ha dato Suo figlio a morire sulla croce per amore nei nostri confronti, affinché potessimo trovare perdono e salvezza dai nostri peccati. 

Tuttavia, in molti ignorano questa realtà spirituale, quindi non riescono a riconoscere la grazia ed il piano di Dio per la propria vita, non riuscendo a vivere in pace e in armonia con Lui. 

Le cause di questa situazione si possono ritrovare nel testo considerato:

- Il popolo ed il malfattore sulla croce ponevano domande di sfida a Gesù, perché non avevano realmente capito chi fosse. Il popolo era considerato popolo di Dio, ma ormai aveva dimenticato chi Egli fosse, non riconoscendo neppure la figura di Gesù come Salvatore. Questo spesso è quello che succede anche a noi, quando conduciamo una vita di religiosità;

- inoltre, il malfattore in particolare, attraverso queste domande dimostra di non aver capito come Egli operasse, infatti, si aspettava che Gesù agisse come un supereroe salvando sé stesso e gli altri malfattori in maniera clamorosa. Spesso molti seguono Gesù solo per le Sue opere "clamorose", però poi quando Dio non opera secondo questo schema, iniziano ad allontanarsi.

Quindi dobbiamo sforzarci di conoscerLo di più, anche a costo di andare controcorrente, attraverso la preghiera e la lettura della Sua parola, solo così potremo riconoscerlo nella nostra vita e comprendere meglio il modo in cui lui opera!

Riunione del 06/05/23: L'evoluzione di una visione

Passo di riferimento: Giovanni 20:1,11-16

"Il primo giorno della settimana, la mattina presto, mentre era ancora buio, Maria Maddalena andò al sepolcro e vide la pietra tolta dal sepolcro".

Lo scenario di questa vicenda della Parola di Dio è dei più terribili e sconfortanti: Gesù è morto ed il suo corpo è stato riposto in un sepolcro; tutti coloro i quali erano stati con Lui erano nel dolore più totale, in quanto ormai il loro maestro era morto e non poteva fare più nulla per loro.

Maria Maddalena, assieme ad altre donne, si sta recando al sepolcro per ungere il corpo di Gesù con il cuore pieno di pesi e angosce. Inoltre, un'altra preoccupazione grava su di loro: ad impedire l'accesso al sepolcro vi era una enorme pietra, impossibile da rotolare.

Tuttavia, "...era ancora buio..." dunque, spiritualmente parlando, la visione di quelle donne era ancora poco chiara. 

Giunte sul luogo, le donne videro l'enorme pietra spostata, dunque avrebbero dovuto essere tutte sollevate, ma Maria Maddalena scoppia a piangere, chiedendosi dove fosse il suo Signore.

La sua visione passa da poco chiara a confusa, tanto da scambiare Gesù per il giardiniere.

All'improvviso quell'uomo la chiamò: "Maria!" ed ella immediatamente risposte: "Rabbonì!", che vuol dire "maestro".

Dopo che Gesù l'ha chiamata per nome, Maria Maddalena finalmente lo ha riconosciuto: la sua visione è diventata limpida.

Molte volte, pur conoscendoLo, non sappiamo dove trovarlo, la nostra visione è poco chiara e non riusciamo neppure a vederlo, ma Gesù viene incontro ai nostri limiti ed è in grado di ribaltare la nostra situazione!

Riunione del 29/04/23: Pietre già preparate

Passo di riferimento: I Re 6:1-12

«Per la costruzione della casa si servirono di pietre già preparate nella cava; cosí nella casa, durante la sua costruzione, non si udí mai rumore di martello, d'ascia o d'altro strumento di ferro.»Primo libro dei Re‬ ‭6‬:‭7‬.‭

Come Salomone ha costruito un tempio e si è servito di tanti materiali, così da un punto di vista spirituale Dio oggi si vuole servire di ognuno di noi che siamo pietre. Leggiamo in questo passo che furono scelte pietre già preparate nella cava, pietre che prima ancora vengono però levigate, distaccate, lavorate attraverso gli scalpelli e con altri strumenti che possono scalfire, colpire anche la pietra stessa, ma strumenti che, utilizzati nelle mani di Dio, possono formare pietre perfette e utilizzabili per il tempio di Dio. Forse ti senti scalfito, da situazioni che ti fanno male, ti senti venir meno da certe obiettivi che non riesci a raggiungere, ti senti colpito…ma tutto ciò che stai vivendo è utilizzato da Dio per prepararti. Ci troviamo nella cava del Signore.

Dio ha un piano particolare nella tua vita. Il Signore a volte deve farci male, deve lavorarci per prepararci dove Lui vuole collocarci.Tante cose che viviamo rappresentano una preparazione, per uno scopo ben preciso e le nostre afflizioni rappresentano un’opportunità di crescita spirituale. Soltanto passando per certe lavorazioni dolorose diventiamo pietre preparate, levigate.
«…tutte le cose cooperano al bene di quelli che amano Dio, i quali sono chiamati secondo il suo disegno.» Lettera ai Romani‬ ‭8‬:‭28‬.

Il Signore ti sta perfezionando perché ti vuole inserire nel progetto della sua casa spirituale.
Pietre scelte….Dio ha scelto noi! «Non siete voi che avete scelto me, ma sono io che ho scelto voi, e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; affinché tutto quello che chiederete al Padre, nel mio nome, egli ve lo dia.» Giovanni‬ ‭15‬:‭16‬ ‭

Con la sua potenza, con il suo amore Dio ci ha distaccato dalla cava del peccato e ci ha separato per portarci in un luogo scelto da Lui per prepararci e per essere scelti per l’opera Sua.

Dio vuole collocarci dove noi possiamo essere di benedizione per gli altri…pietre viventi alla Sua Gloria. Che il Signore possa lavorarti, trasformarti e liberarti.

Dio ti benedica!

Riunione del 23/04/23: Dio raggiunge le campagne di Moab

Passo di riferimento: Rut 1:1-7

Il libro di Rut si apre presentando un periodo di carestia a Betlemme che aveva portato Elimelec e sua moglie Naomi ad abbandonare il paese per andarsi a stabilire nelle campagne della regione di Moab, al di fuori del territorio di Giuda. In questo periodo di lontananza dalla sua terra natìa, Naomi attraversa il dolore della morte del marito e dei figli, che avevano sposato ciascuno una donna moabita, fra cui Rut.

Naomi aveva abbandonato la sua terra perché scoraggiata dalle circostanze, e sapeva di aver abitato per anni un paese straniero. Lì nelle campagne di Moab la sua famiglia aveva cercato il pane ed il sostentamento che non riuscivano ad ottenere in Giuda: ora Dio la richiama a sé, raggiungendola ancora una volta, e Naomi decide di fare ritorno.

Si può provare vergogna quando, anche dopo tempo, ci si rende conto di star percorrendo una via diversa da quella che Dio aveva desiderato per noi. Può essere difficile ammettere i propri errori e tornare indietro, per orgoglio o perché si pensa che Dio non sia interessato più a noi a motivo della nostra disubbidienza.

Questo passo ci mostra esattamente il contrario, la voce amorevole di Dio ci raggiunge fino nelle campagne di Moab, e vuole parlarci ancora di un perdono ed una benedizione che non dipendono dal nostro modo di essere ma esclusivamente dall’amore immenso che Dio ha per noi. 

E se alcuni devono fare ritorno, altri invece devono essere mandati in quelle campagne, in veste di messaggeri della Parola di Dio, perché hanno bisogno di portare all’esterno una vita cristiana vissuta troppo nel segreto. Quale che sia la tua condizione quest’oggi, Dio ti vuole parlare lì dove ti trovi, lasciati raggiungere. 

Dio ti benedica!

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