Gruppo giovanile: dalle nostre riunioni

 


 

Riunione del 05/02/22: "Attenti dunque a come ascoltate"

Passo di riferimento: Luca 8:18

All'inizio del passo ci viene descritto che in quel tempo Gesù andava per città e villaggi, predicando e annunciando la buona notizia del regno di Dio. Tutti dovevano sapere della buona notizia, della venuta di Gesù sulla terra in forma di uomo per riportare l'umanità a Dio, attraverso il suo sacrificio sulla croce..e la buona notizia comprendeva in essa non soltanto la consapevolezza di questa meravigliosa speranza di libertà spirituale dal peccato grazie al perdono di Dio, ma comprendeva anche tutta la bellezza, la maestà, la ricchezza del regno di Dio condivisa con l'uomo.
La sapienza, la conoscenza, la giustizia, la santificazione, la redenzione, ogni passo di cui l'uomo è alla ricerca e necessita, Dio lo ha donato semplicemente nella persona di Gesù, nel suo piano di salvezza, nell'annuncio della buona notizia del Vangelo.
E dinanzi all'annuncio di questa notizia, i nostri cuori come sono?
Gesù paragona la parola di Dio annunciata ad un seminatore che semina la sua semenza nel terreno; e paragona i vari tipi di terreno, alle diverse tipologie di cuori che ricevono la sua parola.

Ci sono cuori che la accolgono, ma sono bloccati da pensieri, dubbi, paure e non riescono a credere ad essa, perciò non realizzano la salvezza e il piano di Dio nella loro vita.

Ci sono cuori che la ricevono, anche con gioia, ma non la lasciano scendere in profondità nella loro vita e appena arrivano dei momenti che mettono alla prova la loro fede, si arrendono e magari smettono anche di voler confidare nella verità delle parole espresse da Dio per loro.

Ci sono poi cuori che dopo averla ascoltata rimangono soffocati dalla distrazione, da altre passioni o piaceri che la vita offre, dimenticando l'importanza del messaggio dato loro dal Signore.

Infine Gesù parla di quei cuori che una volta ricevuta la parola di Dio e accolta, la lasciano scendere e agire nella loro vita e la mettono in pratica, portando frutto con perseveranza.

In seguito, sono riportati degli esempi di manifestazioni dei diversi tipi di cuore nella vita quotidiana.
Gesù parla del fatto che nessuno una volta accesa una lampada, la copre o la nasconde, anzi la mette sul candeliere affinché chi entra veda la luce.
Se abbiamo realizzato Dio, ciò che lo Spirito Santo ha prodotto in noi uscirà fuori spontaneamente, sarà visibile senza che noi facciamo sforzi artificiosi o ci mettiamo in mostra, sarà un risultato riconoscibile.

Se abbiamo ascoltato la sua parola e abbiamo permesso al Suo Spirito di agire dentro i nostri sentimenti e la nostra persona, avremo in cuore il desiderio di rimanere insieme a lui, di conoscerlo di più, di dedicargli sempre di più della nostra persona. E proprio mentre Gesù era in mezzo alla folla, i suoi famigliari e i suoi fratelli volevano vederlo, perché avevano permesso alla parola di scendere dentro di loro e volevano trascorrere del tempo con lui.

In ultimo, ci viene presentato l'episodio in cui Gesù calma la tempesta durante il viaggio in barca con i discepoli, quando loro sono spaventati e Gli chiedono aiuto.
Se abbiamo ricevuto e creduto fermamente in chi lui È, anche nei momenti di prova, in cui ci sembrerà di cadere, di soccombere, di essere alla deriva, egli proteggerà la nostra fede e si rivelerà essere Colui che guida la nostra barca in mezzo alla tempesta e colui che è in grado di calmare i venti ed i mari, al momento opportuno.

Che tu possa ascoltare e fare tua la parola di Dio affinché Egli stesso produca in te i suoi meravigliosi risultati, propositi ed effetti.

Che Dio ti benedica!

Riunione del 29/01/22: Una via di uscita

Passo di riferimento: I Corinzi 10:13

La tentazione tocca tutti gli uomini, ed i credenti non fanno eccezione, anzi è proprio a loro che si rivolge la Parola di Dio nel verso di riferimento sopra. La Bibbia afferma esplicitamente che non è Dio che ci tenta, ed è sbagliato crederlo, ma al contrario, come dice Giacomo: “ognuno è tentato dalla propria concupiscenza che lo attrae e lo seduce”.

La tentazione va a solleticare quel vecchio vizio, o quel desiderio per cui Dio ci ha chiesto di aspettare i Suoi tempi, e che potremmo ottenere in maniera più sbrigativa… la tentazione non è sempre brama di cose sbagliate, a volte nasce dal desiderio di qualcosa di puro ma ottenibile con strategie e tempi che esulano dalla volontà di Dio.

Numerosi esempi biblici ci ricordano che la tentazione è vecchia quanto l’uomo: Eva fu tentata dal serpente a mangiare del frutto proibito, Davide fu tentato dal prendere in moglie Bat-Sceba architettando la morte del marito Uria, o ancora Sansone fu tentato dalla filistea Dalila a rivelarle il segreto della sua immensa forza.

Dio sa che siamo tentati, egli stesso lo è stato nella figura di Gesù in ogni cosa, esserlo non è peccato. Gesù, infatti, fu tentato ma non peccò perché non diede ascolto a Satana. Dio è pronto a perdonarci quando cadiamo, ancor di più, è pronto ad essere al nostro fianco ed a fortificarci per renderci vincitori.

Dio ti benedica!

Riunione del 22/01/22: L'amore di Dio

Passo di riferimento: Gioele 2:12-14

Andremo ad analizzare le parole che il Signore rivolge al Suo popolo, in particolare: "nondimeno, anche adesso".
Questa frase racchiude tutto il senso dell'amore di Dio nei confronti dei Suoi figli.
- "nondimeno", significa "ugualmente", infatti Egli esorta il popolo a ritornare a Lui nonostante il peccato, perché il Suo amore è immutabile, non può cambiare in base alle nostre azioni o alla nostra vicinanza a Lui;
- "anche adesso", in quanto neanche il tempo in cui ti trovi può cambiare l'amore del Signore, neppure il peccato che proprio in questo momento ti sta avvolgendo.
Capiamo bene, dunque, che si tratta di un messaggio di esortazione alla comunione con il Signore, perché questo è il Suo più grande desiderio.

Inoltre, l'amore del Signore si manifesta anche nel fatto che Egli rivolge tali parole a seguito di un particolare evento: il popolo si era sviato, era diventato indifferente alla comunione con Lui, non offriva più offerte e libazioni, dunque aveva subito un giudizio di Dio, cioè le cavallette avevano distrutto il raccolto. Il Signore aveva fatto ciò per togliere al popolo un supporto materiale, affinché potesse rifugiarsi solo in Lui.
A volte, anche noi frequentiamo la chiesa assiduamente, diamo anche la nostra offerta, ma ci dimentichiamo di offrirGli la cosa più importante che abbiamo: il nostro cuore.
E così, quando inizia ad affievolirsi la comunione, iniziano a mutare anche i nostri atteggiamenti ei nostri sentimenti, come la gioia, quella che traspare dalle nostre azioni e che abbiamo anche nelle prove, perché siamo vicini a Lui.
Allora "nondimeno, anche adesso" il Signore ci richiama a Sé. Tuttavia, spesso il tempo passa, le stagioni si susseguono e noi restiamo sempre nello stesso punto, ancora bloccati nel nostro peccato e ancora a disagio davanti alla Parola di Dio... L'invito che il Signore ti rivolge è: "stracciati il cuore, non le vesti" perché "Può darsi che Egli torni e si penta", Egli non vuole che siamo superficiali, dando per scontato il Suo perdono, ma vuole sottolineare che Lui conosce il reale pentimento, perché il nostro cuore è un libro aperto davanti ai Suoi occhi.

Continuando la lettura: "...e lasci dietro di sé una benedizione: un'offerta e una libazione", la più grande benezione che il Signore può dare alla nostra vita è proprio il ravvedimento, la capacità di fare marcia indietro nel mezzo del peccato. Quando facciamo ciò, Egli ci presenta la Sua offerta, ossia il sacrificio di Suo Figlio Gesù, mediante il quale potremo sperimentare la pace della riconciliazione e ritornare a gioire nella comunione con Lui.

A questo punto, il Signore si ricordò di quello che il popolo aveva perso durante la distruzione delle cavallette e fu pronto a restituire e riempire mille volte tanto. Egli vuole fare lo stesso con le parti del tuo cuore divorate dal peccato, ravvediti e ritorna a gioire nel Suo amore!!!

"Mangerete a sazietà
e loderete il nome del SIGNORE, vostro Dio,
che avrà operato per voi meraviglie,
e il mio popolo non sarà mai più coperto di vergogna.
Dopo questo, avverrà che io spargerò il mio Spirito su ogni persona:
i vostri figli e le vostre figlie profetizzeranno,
i vostri vecchi faranno dei sogni,
i vostri giovani avranno delle visioni."

Riunione del 15/01/22: L'attitudine del favorito

Passi di riferimento: Luca 1:26-38, Matteo 1:18-24

Come affrontiamo le difficoltà?
In questi momenti possiamo vedere se siamo realmente figli di Dio, infatti possiamo affrontare delle prove con attitudine diversa, ma essere salvati significa accettare ciò che Lui ha stabilito senza lamentarci o recriminare.

Nei due brani letti, possiamo comprendere che Giuseppe e Maria erano timorati di Dio, ma mentre organizzavano un matrimonio si trovarono a passare una situazione difficile, Maria anche se vergine si trovò incinta, sconvolgendo i loro piani.

Anche tu nonostante, sei timorato di Dio, ti puoi trovare in circostanze difficili, ma Dio ti prepara perché una prova può diventare una possibilità di benedizione e di crescita spirituale. Dio ti aiuta e ti dice: "Non temere".

Maria non era più importante di altri, però aveva la giusta attitudine, era completamente disponibile a fare la volontà di Dio. Dobbiamo essere sottomessi e fiduciosi in Dio per essere suoi servi, perché Egli non tarderà di intervenire e di fare grandi cose.

A volte bisogna lasciare da parte certi nostri desideri e mettere al primo posto Dio e mettere i Suoi piani prima dei nostri. Se vuoi servire il Signore ed essere un suo strumento devi avere un cuore disposto. Maria quando viene scelta si sente onorata e gioiosa, anche se consapevole delle difficoltà che avrebbe dovuto patire. Anche noi per essere strumenti di benedizione per gli altri dobbiamo avere una giusta attitudine perché Dio ci scelga.

Anche Giuseppe si trovò in una situazione complicata, ma è stato scelto da Dio, e non protesta, non si lamenta e sposa Maria perché lui voleva piacere a Dio.
Gesù decise di morire sulla croce con GIOIA, perché sapeva che avrebbe permesso a noi tutti di essere purificati.

Come stai servendo Dio? Hai la giusta attitudine? Oppure protesti e non ti lasci usare?
Tutti possiamo essere favoriti dalla Sua grazia se i nostri cuori hanno una completa predisposizione.

Dio ti benedica!

Riunione del 08/01/22: "Non per potenza, né per forza, ma per lo Spirito mio"

Passo di riferimento: Zaccaria 4:6

All'inizio del passo troviamo un angelo del Signore che cerca di svegliare Zaccaria, per dargli una visione e incoraggiarlo a riprendere insieme al popolo di Dio la costruzione del tempio, interrotta ormai da tempo a causa di ostacoli sia interni che esterni.
Durante la sua visione Zaccaria comprende che Dio vuole risvegliare e dare forza al popolo, affinché non per la loro forza, non per le loro capacità, ma per il Suo Spirito essi portino a termine l'edificazione del tempio.

Tante volte nella nostra vita, Dio desidera questo.
Vuole risvegliarci interiormente, farci riprendere il cammino, farci vedere che quegli ostacoli che ci spingono a fermarci possono diventare pianura davanti a Lui, ed essere attraversati per la sua potenza.

Ci mostra la sua bontà proprio in questo, non si arrende con noi, anche quando ci lasciamo andare e ci areniamo lungo la strada..e la prima cosa che fa è mostrarci Gesù.
Ci mostra il suo sacrificio, il suo amore, che ci ridà forza, vigore, speranza, ci rimette in sesto e ci guida nelle nostre scelte, nelle nostre azioni, nella nostra missione.

Ognuno di noi ha una missione: essere una persona che annuncia il messaggio di salvezza e di speranza di Gesù..e a volte è difficile, perché siamo mancanti, siamo imperfetti, non sappiamo come parlare, incontriamo degli ostacoli..e proprio per questo Dio desidera riempirci del Suo santo Spirito, affinché non per le nostre capacità, non per i nostri meriti, ma per il Suo Spirito noi possiamo andare avanti e compiere ciò che Lui ha preparato per ognuno di noi..

Che tu possa lasciarti risvegliare da Dio in questi giorni e possa sperimentare quanta forza egli vuole donarti per farti riprendere il cammino ancora più vigoroso di prima.

Dio ti benedica!

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