Passo di riferimento: Efesini 1
L'apostolo Paolo, tramite questa lettera alla chiesa di Efeso ci permette di riflettere e analizzare diverse cose.
Ci ricorda, prima di tutto, che abbiamo la possibilità di essere benedetti di ogni benedizione spirituale nei luoghi celesti in Cristo.
In Lui, e per mezzo di Lui, abbiamo soprattutto la possibilità di viverle appieno nella nostra vita.
Spesso, però, la nostra vita non sembra quella di una persona che vive o ha accesso a tali benedizioni, forse perché le circostanze o le difficoltà ci hanno distolto lo sguardo da esse, facendocelo abbassare sulle cose terrene e sulla nostra carnalità.
Ma è bello considerare che Paolo scrive questa lettera dall'interno di una prigione.
Incredibile, no?
Egli viveva queste benedizioni e questa gioia all'interno di una cella dura e buia. La domanda che ci staremo ponendo probabilmente è: come possiamo fare a vivere questa vita spirituale autentica anche nelle difficoltà? Come possiamo considerare le benedizioni spirituali, quando intorno a noi va tutto a rotoli?
La risposta la troviamo al versetto 18 di questo capitolo, nella preghiera di Paolo: "Egli illumini gli occhi del vostro cuore".
Qui non intende il cuore come il posto dove risiedono i nostri sentimenti, ma, come il centro del nostro pensiero. Infatti, se Dio illumina e rinnova gli occhi della nostra mente, di conseguenza il nostro modo di pensare, di intendere e di vedere le cose sarà diverso. Potremo, in questo modo, vivere una vita spirituale autentica anche nel bel mezzo della prova.
La nostra preghiera, come quella di Paolo, è che Dio possa illuminare completamente gli occhi del nostro cuore, e Dio lo fa, quando noi ci apriamo e spendiamo del tempo di qualità quotidianamente alla sua presenza.