Venerdì 28 giugno 2024
Essendo dunque radunati, Pilato domandò loro: “Chi volete che vi liberi, Barabba o Gesù detto Cristo?” [Matteo 27:17]
IL COLPEVOLE LIBERATO
Queste poche parole fanno riferimento agli eventi, ben conosciuti, che portarono alla condanna di Gesù. La figura di Barabba non resterà a lungo in primo piano. I riflettori saranno puntati su Gesù, il Giusto condannato al posto del peccatore, e di Barabba non si parlerà più. Questo silenzio lascia nei nostri cuori un vuoto che siamo chiamati a colmare in prima persona.
La figura di Barabba ci interpella personalmente perché ci rispecchia. Barabba era un peccatore, come lo siamo tutti noi. Su Barabba pendeva una condanna a morte, come su ognuno di noi. Barabba è stato liberato perché Gesù ha preso il suo posto, come ha fatto con ognuno di noi. Barabba era esattamente come noi, peccatori salvati da Gesù che ha preso il nostro posto pagando per un peccato che non Gli apparteneva.
Non sappiamo se Barabba seppe apprezzare la grazia che aveva ricevuto. Ma sappiamo che noi non possiamo restare indifferenti e vogliamo inclinare il nostro cuore all’ubbidienza e all’adorazione di Colui che è morto al posto nostro.