PERDONO INTEGRALE
“Ma se voi non perdonate agli uomini, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe” (Matteo 6:15)
Questa affermazione di Gesù può lasciare perplessi, poiché pare esprimere che il perdono divino vada guadagnato dall’uomo. In realtà, la condizione che essa pone mira proprio all’opposto, ovvero l’esaltazione dell’immeritata grazia elargita dal Padre celeste. Chi ha ricevuto gratuitamente in dono fa risplendere la bontà divina facendo altrettanto verso il prossimo.
Il principio è tanto inequivocabile da non poter essere sconfessato sul piano teorico, dottrinale. Troppi versetti biblici incoraggiano ed esortano a concepire il perdono come espressione dell’amore di Dio nella nostra vita. Purtroppo, però, la pratica del rimettere i debiti spirituali a chi può averci danneggiato risulta abbondantemente aggirata e sconfessata sul piano pratico. L’assenza di un vero perdono è camuffata in molti modi, anche con sofisticate spiegazioni e con giustificazioni teologiche. Il punto, però, è che un perdono senza misericordia spirituale e privo di riconciliazione fraterna non raggiunge l’obiettivo. Anzi, manca il bersaglio come ogni deviazione dalla volontà di Dio. Perciò un mezzo perdono o un apparente compassione produrranno soltanto una parziale liberazione dalla propria colpa verso Dio. Chi perdona in obbedienza al Signore è chiamato a farlo senza riserve o mezze misure. Prendere o lasciare. Il resto sono chiacchere, vana speculazione.
Tu vorresti perdonare come un vero figlio di Dio?
Buona settimana con il Signore.
Alessandro Cravana