Martedì 24 agosto 2021
Natanaele gli chiese: “Da cosa mi riconosci?” Gesù gli rispose: “Prima che Filippo ti chiamasse, quando eri sotto il fico, io ti ho visto” [Giovanni 1:48]
GESÙ CI VEDE E CI CONOSCE
“Quando eri sotto il fico, io ti ho visto”. Queste parole provocarono una grande reazione nell’animo di Natanaele: erano la dimostrazione dell’onniscienza di Gesù. Erano inoltre la testimonianza di una Sua conoscenza intima e personale. Non sappiamo cosa Natanaele facesse sotto il fico: forse stava pregando per un bisogno particolare, forse piangeva per un dolore intimo. In ogni caso, non era un momento qualunque, di quelli che si vivono con leggerezza e superficialità. Sotto quell'albero, Natanaele aveva vissuto un momento importante e Gesù lo aveva “visto”, conosciuto, compreso. Quando siamo come Natanaele sotto il fico, come Elia scoraggiati sotto la ginestra, come Giona abbattuti sotto il ricino, Gesù ci vede. Egli vede quando versiamo lacrime di dolore, vede quando invochiamo il Suo Nome. Vede, conosce, comprende e non rimane indifferente. Con tanta dolcezza ci dice: “Io ti ho visto: ti ho compreso, ti ho amato e ti chiamo a seguirmi”.