Mercoledì 25 agosto 2021
Io dico al SIGNORE: «Tu sei il mio rifugio e la mia fortezza, il mio Dio, in cui confido!» Certo egli ti libererà dal laccio del cacciatore e dalla peste micidiale [Salmi 91:2, 3]
CERTO!
L’autore di questo Salmo inizia con una bella professione di fede dove si affida completamente a Dio… “il mio Dio in cui confido!”. Dopo la dichiarazione di fiducia non segue nessun “ma” e nessun “però”. Invece inizia a parlare qualcun altro: “Certo egli ti libererà”.
Quando davanti alla nostra fede mettiamo un punto esclamativo la risposta di Dio tramite la voce dello Spirito non si fa attendere.
Troppi punti interrogativi seguono la nostra fiducia nel Signore, troppi punti sospensivi, troppi però e troppi ma. La fede va alimentata con il giusto carburante, ma se porremo dubbi e perplessità il fuoco si spegnerà. La vera fede si dimostra con l’attesa, non nell’immediato.
Troppo spesso il nostro cristianesimo si riduce a slanci di fede entusiastici annullati da obiezioni e dubbi che ci pongono le difficoltà. La fede è certezza, non indugio né titubanza.
Leggendo il bellissimo capitolo di Ebrei undici, riguardante uomini e donne vissuti per fede, non vediamo mai punti interrogativi, ma solo esclamativi nelle loro imprese. Soltanto in questo modo quegli uomini videro la gloria di Dio. Cerca quindi, di avere… soltanto fede!