La memoria che cura l'insonnia
“Quella notte il re, non potendo prender sonno, ordinò che gli si portasse il libro delle Memorie, le Cronache; e ne fu fatta la lettura in presenza del re” (Ester 6:1)
Prelevate dagli archivi del palazzo reale, furono aperte pagine di una cronaca caduta nel dimenticatoio, non in quanto lontana negli anni, ma perché non vi era stato tempo di leggerle al sovrano. Così fu letto che un certo Mardocheo aveva sventato un complotto di due servi del palazzo per uccidere proprio il re Assuero. A volte l’insonnia è una spia che segnala cose che non sono state abbastanza apprezzate o minacce che non sono state affatto considerate, sebbene la coscienza le abbia registrate.
Se non riesci a dormire, puoi inginocchiarti ai piedi del letto e chiedere al Signore di aprirti i libri del tuo passato come Lui li ha registrati. Egli saprà farti rivisitare fatti oscuri, le pagine troppo pesanti da voltare e quelle girate troppo in fretta. Certamente troverai pagine bianche: sono quelle dei tuoi peccati. Tu le ricordi, ma il sangue di Gesù ha cancellato ogni cosa il giorno che hai implorato perdono nel Suo nome. Forse ti renderai conto di un pericolo scampato e potrai apprezzare con riconoscenza la protezione divina che ti ha custodito. Forse ti si apriranno gli occhi sui rischi che corri fidandoti troppo di certe persone e delle apparenze. Ti risveglierai più prudente, soprattutto più fiducioso nel Signore che hai trascurato. Potranno tornarti alla mente situazioni inquietanti che pensavi di aver rimosso o che avevi vissuto male. Potrai riviverle con effetti salutari. Sentirai di dover ringraziare qualcuno, di chiedere perdono o di dover perdonare. La tua anima sarà più tranquilla e le tue notti meno buie.
Coraggio: non lasciarti rincorrere e agitare dal tuo passato. Vagli incontro con Cristo. Lascia che nelle notti insonni o Spirito Santo apra per te la Parola di Dio. Benedicendo il Signore, lasciati ricolmare di fiducia, di gratitudine, di saggezza.
E la “spia” dell’insonnia si spegnerà.
Buona settimana con il Signore.
Alessandro Cravana