Piena riconoscenza
“Ma per l’aiuto che viene da Dio, sono durato fino a questo giorno, rendendo testimonianza a piccoli e a grandi …” (Atti 26:22)
L’apostolo Paolo è consapevole di trovarsi nel mirino dei suoi persecutori, che da più parti volevano troncare la testimonianza del vangelo e quindi i suoi giorni sulla terra.
Più volte, il potente “Ma” di Dio lo ha scampato dagli agguati umani e da macchinazioni diaboliche. Perciò l’apostolo sa che la sua esistenza durerà fino a quando Dio vorrà: non un giorno meno né uno di più. La riconoscenza verso Dio considera la costanza del Suo aiuto, che non si limita a manifestarsi con un soccorso in occasioni particolari, ma costituisce un sostegno quotidiano, mirato al compimento dell’opera di Cristo nella nostra vita. Perciò, è giusto essere riconoscenti al Signore per le tante volte che Egli ha riaperto il nostro cammino quando ormai sembrava finito, per ogni volta che nella sua grazia ci ha fatto superare giorni bui e malvagi. D’altra parte, è pure giusto riconoscere quando la durata di un ciclo volge al suo compimento, senza ostinarsi a protrarre un periodo che ha raggiunto i suoi giorni finali.
Il Signore potrà anche smettere di intervenire per salvaguardarci. Tuttavia, con gratitudine ancor più grande, potremo riconoscere che, pur se Dio non volesse più soccorrerci in certi luoghi, l’aiuto divino continuerà ad accompagnarci in nuove circostanze, per rendere testimonianza ad altri.
Il Suo aiuto verrà a noi sempre e comunque, con l’alba di ogni giorno, finché non ci avrà condotto a Sé, nelle gloriose dimore eterne. Che tu sia malato, avversato o al tramonto di qualcosa, oggi è il giorno in cui puoi affermare con piena riconoscenza: “Fin qui Cristo mi ha soccorso! Domani il Suo aiuto continuerà a sostenermi e a consolarmi”.
Buona settimana con il Signore.
Alessandro Cravana