Sabato 22 giugno 2024
Ma quello che ha ricevuto la semenza in buona terra, è colui che ode la Parola e la comprende, che porta del frutto e rende l'uno il cento, l'altro il sessanta e l'altro il trenta [Matteo 13:23]
PREZIOSA COMPRENSIONE
Nella “parabola del seminatore”, narrata da Gesù, il “seme sparso” è la Parola di Dio che viene annunciata, è l’Evangelo che viene predicato.
Dalla raffigurazione fatta dal Maestro divino è facile comprendere che, affinché quest’ultimo possa produrre il miracoloso “frutto eterno”, è necessario che giunga a contatto con “il terreno”, cioè con il cuore dell’uomo, che possa penetrarvi, che vi rimanga per il tempo necessario a germogliare e portare frutto.
L’opera di Grazia di Dio funziona così, essa coinvolge l’intero nostro essere nella sua complessità cognitiva, caratteriale, emozionale. Il miracolo di Dio nell’uomo, non potrà mai essere “rappresentato”, affiancato, o addirittura sostituito, da alcuna ripetizione rituale, né da nessuna “formula liturgica”, ma potrà avvenire soltanto grazie al seme della Parola, vivificato dallo Spirito Santo, perché accolto in un cuore ben disposto ad accoglierlo e a farlo fruttare alla gloria di Dio.