Venerdì 15 gennaio 2021
E perché noi siamo liberati dagli uomini molesti e malvagi, poiché non tutti hanno la fede [II Tessalonicesi 3:2]
NON TUTTI HANNO LA FEDE
L’affermazione non si limita a quanti si dichiarano atei. Tu credi, ma in chi, in cosa e in quale modo? “Credente” è un appellativo sempre più generico, svuotato di consistenza. Si esalta l’esperienza soggettiva, ma la fede che piace a Dio è prodotta dall’accettazione del messaggio biblico, della verità divina rivelata. Si può essere onesti e giusti verso il prossimo senza la fede che salva. Incredulo, dinanzi all’Evangelo, è anche chi, pur riconoscendosi peccatore, non crede sia sufficiente il sacrificio di Cristo per redimerlo, sforzandosi di piacere a Dio mediante opere umane. Costoro non possiedono la realtà della fede in Cristo; pur definendosi Suoi seguaci, non camminano nelle vie della Sua volontà. La fede che vale è quella resa attiva dalla grazia di Dio. Non ha fede chi crede unicamente per ricevere le cose materiali dell’esistenza terrena, ma manca della forza morale che proviene dalla speranza della vita eterna.
Nelle Scritture sono ben tracciati i connotati della vera fede, dell’identità cristiana. Se specchiandoti in essa, ti scopri sprovvisto, chiedi oggi a Dio di donarti la fede che ti permette di appartenergli per l’eternità, quale figlio Suo.