Sabato 27 febbraio 2021
L'infermo gli rispose: Signore, io non ho nessuno [Giovanni 5:7]
IO NON HO NESSUNO
È questa la malinconica dichiarazione di quanti si ritrovano da soli nei momenti in cui più hanno necessità di sentire qualcuno al loro fianco, che li aiuti a sfruttare rare opportunità.
Esiste una solitudine spirituale, quando nessuno riesce a capire le nostre crisi interiori, a trovare le parole per alleggerire le nostre colpe e a riempire il vuoto della nostra anima. Ci si sente soli in mezzo alle folle o dopo serate in compagnia. Vi è una solitudine morale, che si prova in un dolore inconsolabile o a causa di spigoli caratteriali, che allontanano gli altri da noi e pongono barriere di incomunicabilità, perfino tra parenti più stretti.
La solitudine è vissuta nel bisogno materiale, se nessuno si prende cura di noi nelle nostre infermità o si interessa ai nostri problemi. Come quest’uomo, tanti giacciono nella rassegnazione di non avere alcuno che possa colmare il loro vuoto, le loro incompletezze. Gesù, però, è Colui che infrange il muro della solitudine in ogni sua causa e forma.
Chiedigli di dimorare nella tua vita, di aiutarti in ogni bisogno o malessere, di guidarti in ogni cosa. Egli vuole diventare per te il familiare più stretto, l’amico più grande, il consolatore più abile.