Lunedì 15 luglio 2024
Non c’è fra noi un arbitro che poi la mano su tutti e due! [Giobbe 9:33]
IL DESIDERIO DI UN MEDIATORE
Nel pieno delle sue sofferenze, Giobbe esprime parole amare nei confronti di Dio. Nel suo immenso dolore si convince che il Signore non bada alla vita dei giusti, tanto da affermare che “Egli distrugge ugualmente l’integro e il malvagio” (Giobbe 9:22).
È una reazione abbastanza comune e non ci sorprende che anche l’uomo più giusto della sua epoca sia stato preso nel laccio della ribellione. Nessuno di noi può biasimarlo. A un certo punto del suo sfogo, Giobbe esprime il desiderio di un arbitro, una figura che s’interponga fra lui e Dio. Egli ha dentro di sé l’immagine di un Dio troppo lontano dalle sue sofferenze.
Se anche tu sei oppresso dagli stessi pensieri, sappi che Gesù è venuto nel mondo per soddisfare questa necessità (I Timoteo 2:5). Non v’è dolore umano o tentazione che Gesù non abbia attraversato, Egli ti comprende e può sostenerti e liberarti.