Martedì 18 maggio 2021
Presso la croce di Gesù stavano sua madre e la sorella di sua madre, Maria di Cleopa, e Maria Maddalena [Giovanni 19:25]
TRA LA MORTE E LA VITA
La croce è il momento decisivo per l’umanità, per ogni singolo individuo. Alla croce la barriera più grande cade, quella che separa il cielo dalla terra. I prigionieri potranno passare dalla terra al cielo, dal peccato alla santità, dalla morte alla vita. Quello che per i Romani è uno spettacolo per mostrare la loro superiorità e il disprezzo per i vinti, è anche uno strazio per chi assiste. Eppure, nonostante l’atrocità, molti si avvicinano, per vedere, ascoltare. Ci sono anche gli affetti più cari a Gesù: la madre, qualche parente, qualche discepolo.
Avvicinarsi alla croce significa manifestare curiosità o il proprio interesse o l’amore per Gesù; e alla croce si trovano ancora parole di vita. Gesù, sofferente e morente avrà ancora la forza per dire una parola agli affetti più cari, ai morenti come Lui sulla croce, al Padre Suo. Alla croce possiamo sentire ancora oggi queste parole e quelle che Lui ha per noi. Se staremo lontano non le sentiremo, non vedremo come muore il giusto, non scopriremo il valore di quella morte. Soldati mestieranti, passanti distratti e malfattori insensibili non sentiranno nulla pur stando vicino.
Chi cerca verità, amore e giustizia sperimenterà la forza divina per salvare gli uomini. Andiamo alla croce e contempliamo Gesù, colui che ha vinto la morte.