Giovedì 20 maggio 2021
E ogni giorno andavano assidui e concordi al tempio, rompevano il pane nelle case e prendevano il loro cibo insieme, con gioia e semplicità di cuore
[Atti 2:46]
SEMPLICITÀ DI CUORE
Dei credenti del primo secolo è sottolineata la gioia e la semplicità manifestate ogni volta che si riunivano per adorare Dio e beneficiare di ciò che Egli aveva loro provveduto. La concordia e la gioia si facevano seguire dalla “semplicità”. Grande virtù questa, in un mondo complicato e sempre più pretenzioso. Ma quei credenti erano persone semplici, contente di quello che avevano e scevre dalla bramosia del superfluo. La nuova vita che stavano sperimentando in Cristo era sgombra da orbelli e complicazioni inutili.
La semplicità di cui parla il testo e che Dio gradisce è quella “del cuore” che traspare da un linguaggio puro, sincero, non allusivo né manipolatore, pulito nella forma e nei contenuti. Gesù stesso ci invita a ricercare questa semplicità, simile a quella delle colombe che, però, non si dissocia dalla conoscenza e dal discernimento spirituale che risiedono in un cuore semplice e onesto. Esse quando sono poste nelle mani di Dio si trasformano in una grande benedizione.
Se vogliamo piacere al Signore accostiamoci alla Sua Parola con quella genuina semplicità di cuore che contraddistingueva i primi credenti, e che rende simili al nostro Signore e Maestro.