“Allora Eliseo tagliò un pezzo di legno, lo gettò in quel medesimo luogo, fece venire a galla il ferro, e disse: «Prendilo». Quello stese la mano e lo prese” (II Re 6:6)

Perché certe cose scivolano dalle nostre mani proprio quando intendevamo ampliare il nostro servizio al Signore? Qualità scadente di ciò che stavamo usando o nostro cattivo uso?
Non sempre è possibile separare nettamente le due ipotesi. Forse le tue mani non erano abbastanza forti per dare un taglio a insane abitudini o forse hai voluto battere troppo forte, per far presto, su certi punti da rinnovare. Ad ogni modo, in certi momenti è più urgente, ed anche più semplice, avere una reazione piuttosto che avere una risposta o una giustificazione.
Volevi costruire pensando di avere il futuro in pugno e invece stai vedendo le cose più utili e preziose scivolare via proprio vicino a te senza poter far nulla per trattenerle.
Non restare a guardare quel che è venuto meno, che è sparito in così poco tempo. Afferrerai presto il motivo. Non sprofondare dietro a quello che tu non puoi recuperare. Alza lo sguardo al Dio dell'impossibile e la
voce al Dio delle compassioni.
Hai perso la capacità di costruire, ma tu non sei stato distrutto.
C’è qualcosa che ha più peso di ogni nostra perdita e di tutti i nostri errori: è la fede riposta sull"Opera di
Cristo. Per la potenza delle Sue mani trafitte sul legno della croce, le tue mani
guariranno. Potrai maneggiare con nuove forze la scure che Lui ti affida per edificare spazi di
comunione e di testimonianza insieme alla Chiesa del Signore. Qualunque sia il difetto del tuo ferro affondato nelle
acque, esso può ancora galleggiare. Qualunque sia il tuo peso sommerso, esso riaffiorerà come una vittoria della fede.
Perché davanti alla giustizia di Dio, l’opera redentiva di Cristo ha un peso infinitamente maggiore
di qualsiasi debolezza.
La mano del Signore è già stesa su di te: preparati a stendere la tua.

Buona settimana con il Signore.

Alessandro Cravana