Lunedì 16 gennaio 2023
Vedendo le folle, ne ebbe compassione, perché erano stanche e sfinite come pecore che non hanno pastore [Matteo 9:36]
COMPASSIONE VERA
A quanti si sentono miseri e bisognosi, le Sacre Scritture mostrano un Gesù dallo sguardo attento, mosso a compassione nei confronti di quanti sono paragonati a pecore senza pastore. Gesù ebbe compassione di quelle persone dopo averle guarite dalle loro malattie. Evidentemente c’era qualcosa nel cuore che aveva bisogno di essere visto. Lo sguardo di Gesù non è cambiato: egli vede il mio bisogno spirituale oggi ed è mosso a compassione da chi è senza forze e ferito.
Il Re dei re è attento agli stati di prostrazione dell’anima e ha una parola che è come un unguento per il cuore. Gesù asciuga le lacrime di chi è nel lutto, raggiunge quelli che risultano invisibili agli occhi degli altri e parla a ciascuno chiamandolo per nome.
I Suoi mezzi sono infiniti: a volte usa un credente, guidandolo a dare una parola di incoraggiamento; a volte governa le circostanze in modo che possiamo accorgerci del Suo intervento; più spesso ci parla per mezzo della Bibbia. In ogni caso, si fa riconoscere e ci spinge a lodarlo perché l’abbiamo incontrato come il buon Pastore, e “nulla ci manca”.