Domenica 23 aprile 2023
Nessuno, che abbia bevuto vino vecchio, ne desidera del nuovo, perché dice: “Il vecchio è buono” [Luca 5:39]
IL PERICOLO DELL’ASSUEFAZIONE
Fra i vari insegnamenti contenuti nella parabola degli otri, siamo invitati a focalizzare l’attenzione sul pericolo dell’assuefazione. Perché è così difficile aprirsi al nuovo? Quali sono gli alleati del vecchio e nemici del nuovo? La lista è lunga, e, prendendo il via dalla tradizione e dall’insegnamento ricevuto dai genitori e dalla società, divenendo abitudine, si snoda lungo la via della moda (così fan tutti), dell’ideologia (ho sempre pensato così), approdando a uno stile di vita consolidato e irrinunciabile. Un’importante chiave di lettura è offerta dalla parola conclusiva “buono”.
Tante persone preferiscono l’otre vecchio, lacerato, incapace di conservare il contenuto, ritenendolo “buono”, accontentandosi pigramente e rinunciando a qualcosa di decisamente migliore offerto dal Signore, che non è una “novità”, ma qualcosa di decisamente nuovo rispetto alle tradizioni umane: Gesù offre il vino nuovo del Vangelo della grazia, la buona notizia della salvezza per fede. Soltanto Lui può trasformare il passato, liberandoci dagli otri ormai inutilizzabili, facendo di noi nuove creature e proiettando la nostra vita verso un futuro glorioso, dal gusto decisamente migliore.