Lunedì 15 maggio 2023
Il re mi disse: “Che cosa domandi?”. Allora io pregai il Dio del cielo [Neemia 2:4]
E ALLORA PREGA
Neemia era coppiere del re Artaserse un sovrano persiano a cui attendeva questo ammirevole uomo di Dio. Il Signore che anni prima aveva permesso la deportazione in Babilonia, anni dopo, adempiendo la Sua promessa, ristabilisce il Suo popolo a Gerusalemme.
Neemia, però, ricevette delle tristi notizie. Quelli che erano tornati erano in misere condizioni, la città era ancora diroccata e le case fatiscenti; queste cose lo rattristarono, pianse e pregò il Signore per alcuni giorni.
Neemia era un uomo di preghiera, non si stancava mai di pregare ed era abituato a presentare le sue richieste all’Iddio del cielo. Dio lo rassicurò, lo rinfrancò, lo rincuorò e ora Neemia era pronto a chiedere al re di assentarsi per risolvere il problema. Era titubante, ma quando sentì la risposta di Artaserse, incoraggiato, pregò di nuovo. Una preghiera interiore che forse non avremmo fatto, perché la risposta era arrivata, ma Neemia pregò ancora. Una preghiera improvvisa, ma non improvvisata, forse per ringraziare Dio perché aveva esaudito la sua richiesta ottenendo ben oltre ciò che aveva domandato.
Dio può farlo anche con te oggi se, come Neemia, pregherai con fede l’Iddio del cielo!