Martedì 8 agosto 2023
Il Signore è il mio pastore: nulla mi manca [Salmo 23:1]
DALLA PROSPETTIVA DELLA VALLE
La lettura di questo salmo è stimolante, come solo la Parola di Dio può esserlo. Ma cosa accade quando cambia la prospettiva e, anziché leggere il testo dalla posizione del gregge vicino al pastore, ci ritroviamo nella valle dell’ombra della morte, e leggiamo dalla scomoda posizione della prova e della sofferenza?
Che cosa avviene quando qualcosa ci viene a mancare? Affermiamo, come Davide, che abbiamo trovato in Gesù la cosa più importante, ciò che davvero conta? Che cosa accade quando i pascoli sembrano divenire aridi? Davide non si riferisce a una perenne vittoria, un trionfo incondizionato. Sapeva bene che, a volte, è il deserto a condurci alla ricerca della presenza di Dio, dove l’anima viene saziata ed appagata. Che cosa succede quando le acque calme diventano agitate e torbide? Anche in questo caso Davide aveva scoperto che la tempesta spinge ad invocare il Signore, riscoprendo il valore della Sua guida.
La lettura può continuare, affrontando il tema dell’oppressione, della solitudine, il dolore e perfino della morte. Ma il messaggio del salmista non cambia e la sua certezza è un grido che si eleva incontrastato: “Certo, beni e bontà mi accompagneranno tutti i giorni della mia vita”.