Giovedì 10 agosto 2023
Elia … disse ad Acab: “Com'è vero che vive il Signore, Dio d’Israele, che io servo, non ci sarà né rugiada né pioggia in questi anni, se non alla mia parola” [I Re 17:1]
DISTINGUITI!
Il profeta Elia, al principio del suo ministerio pubblico, è definito come "uno di quelli che si erano stabiliti in Galaad", ossia uno dei tanti abitanti trasferitisi in quella zona. Eppure la sua fede, manifestata nel suo servizio, nella sua ubbidienza, nelle sue parole, lo distinse da ogni altro, da quel popolo così confuso e ormai traviato e nell'idolatria.
In mezzo a quel popolo, lì in Galaad, Elia aveva coltivato la fedeltà al suo Dio, la comunione con Lui, la lettura e lo studio della Sacra Scrittura. La fede coraggiosamente manifestata di Elia fu, dunque, una "fede scritturale", alimentata dalla conoscenza della Sacra Scrittura. Il servizio di Elia fu un servizio sottoposto all'ubbidienza della Parola del suo Dio.
Possiamo parlare "da parte di Dio", soltanto se parliamo in conformità alla Sua Parola; possiamo dire di avere fede in Dio soltanto se crediamo a tutta la Sua eterna Parola! Il credente non si contraddistingue perché vive in un contesto favorevole, ma per il suo rapporto di comunione con il Signore.