“Avendo dunque un grande sommo sacerdote che è passato attraverso i cieli, Gesù, il Figlio di Dio, stiamo fermi nella fede che professiamo” (Ebrei 4:14)

Gesù è unico, come unica ed ineguagliabile è la Sua opera. L’Unigenito di Dio è il solo che è passato attraverso i cieli: ha lasciato la gloria celeste ed è sceso fino a noi. Poi, dopo la resurrezione, il nostro Redentore è risalito alla destra del Padre. Questo suo transito attraverso i cieli testimonia l’autorità che esercita su di essi: Egli ha potuto scenderne e risalirvi perché i cieli gli appartengono.
Che differenza con il nostro nemico, colui che è chiamato “principe delle potestà dell’aria”! Questo angelo era presso il trono di Dio, al suo servizio, ma per la sua ribellione è stato fatto scendere, cadere come una folgore. E per lui è stabilito una ulteriore discesa, fino alla terra, ed ancora oltre. Non risalirà più. Che contrasto! Cristo ha attraversato i cieli da vincitore e Re.
Il diavolo li attraversa da sconfitto mentre sta precipitando in un baratro senza fine.
E noi? Siamo certi di stare seguendo la scia giusta, verso la gloria celeste e non verso la perdizione eterna?
Chi crede nel Figlio di Dio e lo segue secondo l’Evangelo è destinato a salire con Lui quando attraverserà ancora una volta i cieli per venirci incontro e portare con Sé la sua chiesa, per sempre nella casa del Padre.

Buona settimana con il Signore.

Alessandro Cravana