IL SIGNORE È LA TUA PARTE
“Il Signore disse ancora ad Aaronne: «Tu non avrai nessuna proprietà nel paese dei figli d’Israele e non ci sarà parte per te in mezzo a loro; io sono la tua parte e la tua eredità in mezzo a loro»” (Numeri 18:20)
È Dio che parla. Quale senso smisurato di pienezza e ricchezza interiore desta in noi scoprire che il Signore non fa soltanto promesse, ma si promette, si dona Egli stesso. Certamente questa realtà spirituale ha raggiunto l’apice della sua manifestazione quando Gesù si è dato sulla croce per i nostri peccati, elargendo alla nostra vita ogni benedizione terrena ed eterna. L’antico contesto sacerdotale tuttavia ricorda delle verità ancora valide. Infatti l’affermazione che Dio è la mia parte rimane una promessa che posso afferrare per fede, unicamente dopo aver affidato tutto me stesso nelle mani del Salvatore. Leggiamola attentamente: non dice che Dio è "dalla mia parte", sempre e comunque, qualsiasi cosa io pensi, faccia o scelga.
Sta dichiarando che Dio è la mia eredità, qualunque sia la privazione che accompagna la mia fede, in ogni rinuncia possa essere condotto dalla mia consacrazione al Signore. Sta pure affermando che i confini nelle relazioni con il prossimo non sono segnati da quello che mi appartiene, ma dal fatto che appartengo al Signore. Quando abbiamo creduto a tale promessa, nessuna perdita dovrebbe risultarci irreparabile.
Se devo lasciare un luogo, un affetto o un oggetto a me cari, se non posso trattenere qualcosa, posso ricordare con immenso privilegio che Dio è la mia parte.
Tu, servitore o servitrice di Cristo, lo stai ricordando, te ne stai ancora appropriando?
Buona settimana con il Signore.
Alessandro Cravana