APPREZZARE L'AMORE NEL RIMPROVERO
“Essi odiano chi li ammonisce e detestano chi parla con rettitudine” (Amos 5:10)
L’affermazione del profeta Amos era un segno dei suoi tempi e lo è anche dei nostri tempi tecnologici, in cui sembra che tutti abbiano accesso al sapere con un clic. Siamo sempre più inclini a respingere ogni forma di insegnamento e di correzione. Il profeta fa costatare che taluni giungono ad odiare chi li scuote dicendo cose vere e giuste. Eppure il Signore ama porre dei moniti all’uomo proprio per preservarlo dal male, Egli riprende per educare a camminare nelle sue vie di vita e ricolmarci delle sue benedizioni. In questo sentimento, chi ci riporta alla Parola di Dio e allo spirito di Cristo non sta servendo unicamente la testimonianza dell’Evangelo, ma si sta preoccupando per noi, sta facendo i nostri interessi. Come mai allora tale e tanta ostilità? Perché purtroppo si dà spazio all’orgoglio e alla vanagloria, a pensieri che distorcono distruttivamente coraggiose manifestazioni d’amore. Così, non accettando quanto alle nostre orecchie suona quale indebito rimprovero, non soltanto continuiamo a sbagliare, ma peggioriamo sempre più la nostra ottenebrata condizione.
Se in questi giorni toccherà a te dover rivedere un modo di pensare o di fare, inizia facendo tesoro di parole rette protese ad aggiustare sentieri storti. Non concentrarti sul modo in cui viene espressa, ma rifletti sul fine spirituale per cui la correzione ti raggiunge; non reagire con stizzita superbia e non coltivare rancore. Impara a edificare sopra una critica costruttiva apprezzando l’altruismo di chi ti parla e ti vuole recuperare.
Buona settimana con il Signore.
Alessandro Cravana