“E Mosè disse al popolo: «Non abbiate paura, state fermi e vedrete la salvezza che il Signore compirà oggi per voi; infatti gli Egiziani che avete visti quest’oggi, non li rivedrete mai più” (Esodo 14:13)

Le armate del Faraone marciano verso gli ebrei, decisi a riportarli in Egitto per soggiogarli e sfruttarli ancora più di prima. Alle spalle gli egiziani, attorno le montagne, di fronte il Mar Rosso. Il popolo d’Israele non può scorgere nulla per alimentare qualche speranza: si vede in trappola ed è invaso da una grande paura.
Tempestiva ed autorevole, però, giunge dall’alto una parola risolutrice; ha il tono del comando e il significato di una promessa.
Troppe volte la paura piomba sulle speranze umane e paralizza l’esercizio della fede, riconducendo anime preziose sotto la tirannia di legami tremendi. Per la grazia di Dio, può accadere il contrario, mentre la Parola del Signore scende sulle nostre situazioni e genera la fede che domina le paure. Vedremo ancora nemici, vedremo ancora ostilità? Si, ma non dovremo più vederli dominare la nostra vita e disporne a loro piacimento. Non potrai impedirgli di marciare e ordire trame alle tue spalle, ma Colui che ci ha redento gli impedirà di afferrarti e costringerti ad andare dove non vuoi. Questo avviene quando impariamo che la fede non somiglia ad una bacchetta magica per comandare Dio secondo i nostri propositi, ma è un prezioso strumento al servizio del Signore. Questa antica ricetta spirituale andò bene per Mosè e i redenti dall’Egitto: andrà bene anche per noi. Ascoltiamo la Parola del Signore, assimiliamo la sua promessa e sperimenteremo cose che i nostri occhi mai hanno visto.

Buona settimana con il Signore.

Alessandro Cravana