SALIAMO ALLA CASA DEL SIGNORE
“Ezechia prese la lettera dalle mani dei messaggeri e la lesse; poi salì alla casa del Signore, e la spiegò davanti al Signore” (Isaia 37:14)
Il re di Giuda rimise quella lettera minacciosa nelle mani del Signore. Ezechia non poteva fare nulla, ma poteva affidare ogni cosa a Dio. Questa è sempre la cosa più giusta da fare, anche quando pensiamo di essere in grado di far fronte alle pressioni. Affrontiamo tutti quanti attacchi deprimenti, ma i credenti hanno il privilegio unico di volgere ogni cosa in una santa occasione per sviluppare le virtù della loro fede. Possono portare direttamente alla presenza del Signore ogni cattivo messaggio, insulto o brutta notizia che li raggiunge, ricevendo le buone consolazioni divine, ristoro e unzione. Non lasciamoci gettare nel caos dalle nostre previsioni; l’Onnisciente sa leggere le situazioni meglio di chiunque. Possiamo gettare su Lui il nostro peso e le nostre ansietà.
Il nostro Dio è l’eccelso: non lasciamoci atterrare da macchinazioni che vogliosa farci sprofondare nei pensieri più cupi e nei sentimenti più bassi. Non abbiamo bisogno di rispedire certe lettere intimidatorie al mittente, di rispondere con le nostre minacce. Senza ricorrere altrove affidandoci a rimedi umani, saliamo innanzitutto alla casa del Signore e alle autorità da Lui stabilite, dove perfino il passero e la rondine trovano rifugio.
Buona settimana con il Signore.
Alessandro Cravana