TORMENTI INUTILI
“Quel che fa ricchi è la benedizione del Signore e il tormento che uno si dà non le aggiunge nulla” (Proverbi 10:22)
La benedizione divina non è un valore aggiunto delle nostre attività, bensì la base essenziale della nostra vita. Non scervellarti per aggiungerla a quanto tu hai ideato e fatto, ma lasciati condurre sin dall’inizio dai propositi del Redentore, realizzando come Egli li porta a compimento attraverso la nostra fiducia in Lui e non grazie ai nostri sforzi o in virtù di imprese umane.
Forse, cosciente di commettere azioni disapprovate da Dio, tenti di supplire a questo disagio interiore con opere che Egli non ti ha richiesto. Tormento inutile. Posto prima di altri numeri, lo zero non gli aggiunge nulla. Così, passando dal campo matematico a quello spirituale, non serve anteporre la religiosità umana alla grazia divina: incontrerà sempre la disapprovazione del Signore. Non si può aggiungere qualche rinuncia ad una condotta incredula e ribelle; qualsiasi rimedio per acquetare la coscienza non basterà.
Al contrario, l’Evangelo potrebbe averti già attestato il perdono divino, dopo che hai confessato e abbandonato certe trasgressioni, ma ti dibatti ancora per espiare le tue colpe. Tormento inutile.
Basta con fatiche vane e snervanti. Inizia a ricevere la perfetta benedizione dalle mani forate di Cristo, che pagò appieno per i tuoi peccati. Egli ti arricchirà di ogni grazia divina.
Buona settimana con il Signore.
Alessandro Cravana