Martedì 8 ottobre 2024
Tu non avrai nessun possesso nel loro paese, e non ci sarà parte per te in mezzo a loro; io sono la tua parte e il tuo possesso in mezzo ai figli d’Israele [Numeri 18:20]
DIO È LA TUA PARTE
È il Signore che parla. Quale senso smisurato di pienezza e ricchezza interiore desta in noi scoprire che Dio non fa soltanto promesse, ma si promette, si dona Egli stesso. Questa realtà spirituale ha raggiunto l’apice della sua manifestazione quando Gesù si è dato sulla croce per i nostri peccati, elargendo alla nostra vita un’eredità eterna.
L’antico contesto sacerdotale tuttavia ricorda delle verità ancora valide. Infatti l’affermazione che Dio è la mia parte rimane una promessa che posso afferrare per fede, unicamente dopo aver affidato tutto me stesso nelle mani del Salvatore. Leggiamola attentamente: dichiara che Dio è la mia eredità, qualunque sia la privazione che accompagna la mia fede, in ogni rinuncia possa essere condotto dalla mia consacrazione al Signore. Afferma pure che i confini nelle relazioni con il prossimo non sono segnati da quello che mi appartiene, ma dal fatto che appartengo al Signore. Quando abbiamo creduto a tale promessa, nessuna perdita dovrebbe risultarci irreparabile.
Se devo lasciare un luogo, un affetto o un oggetto a me cari, se non posso trattenere qualcosa, posso ricordare con immenso privilegio che Dio è la mia parte.