Martedì 11 giugno 2024
Per questa ragione ti ho lasciato in Creta: perché tu metta ordine alle cose che rimangono da fare [Tito 1:5]
NON PER CASO
L’apostolo Paolo ricorderà a Tito, suo giovane collaboratore, che la permanenza in Creta non era per nulla immotivata; la sua presenza in quei luoghi era voluta e necessaria per l’edificazione delle chiese dell’isola. Non sappiamo perché Paolo sentì il bisogno di rammentare a Tito tutto ciò, ma probabilmente era necessario affinché quest’ultimo potesse prendere coraggio nel servizio che doveva rendere al Signore e alla Chiesa.
La Scrittura ci parla dei vari collaboratori che accompagnarono Paolo nei suoi viaggi missionari e Tito, che era stato lasciato in Creta, non doveva sentirsi né inutile, né di troppo, c’era ancora bisogno del suo agire, c’era ancora bisogno della sua strumentalità, non al fianco di Paolo ma proprio lì dov’era.
Caro credente, anche tu sei un collaboratore nel campo del Signore, non pensare di essere per caso lì dove ti trovi. Non pensare che la tua permanenza sia di troppo! Se Paolo ebbe sapienza per “dirigere” i propri collaboratori, quanto più il Signore saprà guidare i nostri passi! Non sentirti fuori posto, non sentirti di troppo, se Dio ci ha posto dove siamo non è per caso, lasciamo che Dio si usi di ciascuno di noi secondo la Sua perfetta volontà.