Giovedì 29 luglio 2021
Non ricordate più le cose passate, non considerate più le cose antiche: Ecco, io sto per fare una cosa nuova; essa sta per germogliare; non la riconoscerete? Sì, io aprirò una strada nel deserto, farò scorrere dei fiumi nella steppa [Isaia 43:18, 19]
NOSTALGIA O FEDE?
Molti cristiani stabilizzano la loro fede come un ricordo nostalgico delle meraviglie di Dio, come un insieme di esperienze mitologiche confinate nel passato. I credenti con una fede viva, invece, credono che esse possano ripetersi ancora oggi. Seppure dobbiamo ricordare le meraviglie che il Signore ha fatte, i suoi miracoli e i giudizi della sua bocca, non siamo chiamati a vivere condizionati dai nostri ricordi: belli o brutti che siano. Israele spesso soffriva di questo problema e dimenticava di guardare in avanti. Diversamente, il principio dell’apostolo Paolo è quello di protendersi in avanti dal punto dove siamo, dimenticando le cose che stanno dietro. Dobbiamo percorrere questo nuovo anno come se fosse una nuova stagione della vita. Non possiamo permettere che quello che è avvenuto negli anni trascorsi influenzi negativamente ciò che il Signore ha preparato per noi in questo nuovo anno. Il Signore vuole fare “una cosa nuova”; dobbiamo riconoscere questo altrimenti saremmo sempre distratti dal passato. E se c’è il deserto davanti a noi, il Signore aprirà una strada anche lì, come ha fatto al Mar Rosso, facendo scorrere fiumi d’acqua viva.