Venerdì 18 febbraio 2022
Ritengo che ogni cosa sia un danno di fronte all’eccellenza della conoscenza di Cristo Gesù, mio Signore [Filippesi 3:8]
L’ECCELLENZA DELLA CONOSCENZA DI GESU’
La conoscenza di cui parla Paolo non è il semplice possesso di generiche nozioni intorno alla persona di Gesù, quanto una relazione personale con Lui, una reale e profonda comunione delineata da precise caratteristiche. È innanzitutto una conoscenza concreta, che ha per oggetto la persona di Gesù, un’esperienza che si tiene lontana dal fanatismo religioso e dallo sterile misticismo, volgendosi al Signore, Colui che è il vivente e che, ancora oggi, si rivela a coloro che credono in Lui e lo cercano con un cuore sincero.
In secondo luogo è un’esperienza che richiede la rinuncia di tutto ciò che, confrontato con la persona di Gesù, è da considerare al pari della spazzatura. Conoscere Gesù implica liberazione da tutto ciò che è tossico, dannoso, inquinante per l’anima e per lo spirito, ed apre il cuore ai beni spirituali, i soli che possano nutrire l’intero essere umano.
Tutto ciò consente, infine, di raggiungere l’obiettivo per il quale tutti noi dovremmo impegnarci: guadagnare Cristo ed essere conquistati da Lui, dal Suo amore, dal Suo carattere, dalla sua vita terrena e dalla Sua gloria celeste, e vivere di conseguenza, donandoci totalmente a Lui.