“Ora parla il Signore che mi ha formato fin dal grembo materno per essere suo servo, per ricondurgli Giacobbe, per raccogliere intorno a lui Israele; io sono onorato agli occhi del Signore, il mio Dio è la mia forza” (Isaia 49:5)

Lo zelo nel servire colui che ha salvato la nostra anima ha un gran valore agli occhi del Signore. Egli sa scrutare e pesare i sentimenti di fiduciosa riconoscenza al di là dei risultati visibili, al di sopra dei giudizi umani.
Forse hai lasciato parlare tante, troppe voci che ti hanno demoralizzato con parole devastanti, con sussurri dilanianti. Se ora ti senti inefficace perché la tua opera non riscuote alcuna considerazione, il Signore ti ricorda che sei venuto al mondo per servire Dio e questo è il più grande onore, questa rimane la più nobile chiamata. Non devi pensare di essere una persona inadatta a servire il popolo di Dio o perfino incapace di far nulla; devi comprendere che le tue facoltà non bastano. Devi riconoscerlo affinché tu possa dire: “Il mio Dio è la mia forza”. In risposta a parole o silenzi mortificanti, il Signore ti guarda e ti dice che la tua formazione va avanti perché la sua opera in te non è ancora conclusa. Cristo ti insegna che la tua piena benedizione non è adempiuta perché in realtà il tuo lavoro per Lui non è ancora terminato.
Allora resetta i pensieri. Oggi volgiti all’evangelo e lascia parlare il tuo Signore. Tendi l’orecchio e con rinnovata certezza di’ all’anima tua: “Il mio Dio è la mia forza!”.

Buona settimana con il Signore.

Alessandro Cravana