UN TURBINE IMPROVVISO
“Mentre navigavano, egli si addormentò; e si abbattè sul lago un turbine di vento, tanto che la barca si riempiva d’acqua, ed essi erano in pericolo” (Luca 8:23)
In Palestina non era raro cominciare la navigazione con acque calme e poi ritrovarsi ad affrontare le onde di bufere improvvise. Infatti i grandi laghi di quelle zone erano circondati da catene montuose ed accadeva che le forti correnti, discendendo dalle cime, scatenavano in pochi secondi impetuosi venti verticali che comprimevano e rigonfiavano le acque.
Talvolta passiamo ad un tratto dalla quiete all’avversità e quel che più ci sconvolge è il fatto che ciò avviene proprio mentre stavamo sentendo la presenza del Signore accanto e stavamo mettendo in pratica la sua Parola. Sono questi i frangenti più delicati della nostra vita, nei quali si può essere dominati da pensieri di oppressione e si possono fare i gesti più errati.
Il turbine in cui ti trovi non è semplicemente una corrente contraria, ma una forza che si abbatte ruotando dall’alto verso il basso; quindi non si può sperare di invertire la rotta per aver il vento a favore. Se stai meditando di ritornare indietro dalla tua decisione di seguire Cristo, dalla tua consacrazione alla volontà di Dio per recuperare la quiete nelle tue avversità, ti sbagli. Avresti una calma superficiale, ma senza Gesù nella tua barca la tua vita è destinata alla deriva spirituale. Egli, infatti, non ci abbandona nelle difficoltà, però rimane la nostra guida finché andiamo nella direzione da Lui indicata.
Quanto ti sta succedendo non mira a farti affondare, bensì a farti fondare più profondamente la tua pace sul Signore Gesù. Non volgerti indietro né attorno, ma guarda a Lui, lasciando che le circostanze materializzino quel che ti rende spiritualmente agitato ed instabile.
Quel che è urgente in questi giorni è un esercizio più elevato della fiducia e della sottomissione al Signore.
La sua presenza riempirà la tua vita, conducendoti al completo riparo da ogni pericolo e ostilità.
Buona settimana con il Signore.
Alessandro Cravana