AFFLIZIONI PRODUTTIVE
“Ma ci gloriamo anche nelle afflizioni, sapendo che l’afflizione produce pazienza” (Romani 5:3)
L’affermazione sconfessa diversi luoghi comuni, anche religiosi. Per molti le afflizioni sono un motivo per cui vergognarsi; per altri, all’estremo opposto, esse costituiscono un credito. Tanti le stimano quale mezzo per espiare ed essere giustificati dinanzi a Dio o finanche per legittimare condotte scorrette.
L’Evangelo insegna ben altro, facendoci considerare come l’afflizione sia permessa dal Signore per la nostra crescita nella fede e la nostra benedizione.
In effetti, avversità e sofferenze fanno sperimentare e sviluppare sul campo la concretezza della pace che il sacrificio di Cristo ha procurato al nostro spirito. Potremmo pensare che queste prove possano soltanto esaurire la pazienza di cui disponiamo, ma laddove le viviamo con la grazia di Dio nell’anima, le afflizioni fertilizzano il terreno del cuore rendendolo più ricettivo al buon seme della sua Parola. Il Signore non vuole che i suoi figli soffrano senza ragione. C’è uno scopo ed un limite alla distretta.
Dio la apre e Dio la chiude. Quello che i travagli porteranno con sé non dipende dal loro genere né dalla durata, bensì da quanto la persona travagliata si apre alla presenza di Dio in esse.
Non lasciamoci dunque afferrare dall’ansia e non reagiamo con atteggiamenti controproducenti alle buie valli che attraversiamo.
Talvolta è proprio dura, ma ricordiamo che dopo la battitura il grano riposa nel granaio, libero dalle scorie. Sopporta con pazienza e attendi con fiducia il compimento della volontà del Signore. Non ci vorrà ancora molto tempo e sarai più che alleggerito, come ora sei appesantito.
Buona settimana con il Signore.
Alessandro Cravana