Sabato 22 ottobre 2022
Se il nostro vangelo è ancora velato, è velato per quelli che sono sulla via della perdizione, per gli increduli [II Corinzi 4:3, 4]
ANCORA VELATO?
Sono queste le parole dirette e schiette dell'apostolo Paolo. Lo Spirito Santo rivela in esse, una evidenza atta a definire la realtà spirituale nella quale l'uomo riversa.
Un Vangelo che rimane velato è la riprova, dinanzi a Dio, di una vita che permane sulla via della perdizione eterna, di una vita che si "prolunga" nell'incredulità rispetto a Dio.
Il temine "velato" indica lo stato di qualcosa che è ancora non conosciuto, nascosto. Esso non indica, dunque, che non è stato mai udito, ma piuttosto che ad esso non vi è stata posta attenzione, è rimasto non considerato.
Così, dinanzi alla predicazione di Paolo ad Atene, "alcuni dicevano: che vuol dire questo cianciatore? E altri: Egli pare essere un predicatore di divinità straniere" (Atti 17:18).
In che stato spirituale ci troviamo? Affrettiamoci! È il Vangelo ancora "velato" per noi? Siamo ancora totalmente, o in parte "increduli"?
"Poiché la predicazione della croce è pazzia per quelli che periscono, ma per noi, che veniamo salvati, è la potenza di Dio" (I Corinzi 1:18).