Mercoledì 2 novembre 2022
Quando [Gesù] fu vicino alla porta della città, ecco che si portava alla sepoltura un morto [Luca 7:12]
MORTE O VITA?
La morte è, nel suo significato letterario e scritturale, separazione; chi muore è separato dagli affetti, dalla vita vissuta fino a quel momento! Chi muore, per forza di cose, deve essere portato, proprio come quel figlio unico di quella donna!
Vi è una morte, una separazione spirituale, purtroppo ignorata, non considerata, propria di ogni uomo e di ogni donna: quella con Dio. Proprio come per quel figlioletto, ne sono visibili gli effetti: chi è separato da Dio, "morto nei propri falli e nei propri peccati", è trascinato, è portato.
Chi è morto spiritualmente è separato, lontano da Dio. Soltanto l'intervento miracoloso del Signore dona vita spirituale e ripristina la comunione con Dio per mezzo di Cristo Gesù.
Come per quel giovane la soluzione può venire unicamente dall'intervento diretto di Cristo Gesù. L’apostolo Giovanni dirà: "Queste cose sono scritte, affinché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e affinché, credendo, abbiate vita nel suo nome" (Giovanni 20:31).