Venerdì 3 febbraio 2023
Il Signore è Dio e risplende su di noi; legate la vittima delle solennità e portatela ai corni dell’altare [Salmo 118:27]
UNIAMO GESÙ AL NOSTRO CUORE
In una delle feste delle solennità ebraiche, nel giorno dell’espiazione, c’era una vittima, un animale che veniva offerto per i peccati del popolo. Simbolicamente esso “prendeva su di sé” i peccati di tutti e veniva sacrificato al posto dei peccatori.
Questi riti erano fatti in attesa di Colui che li avrebbe realizzati su di Sé. Gesù fu la reale “vittima delle solennità”, Agnello purissimo e innocente immolato al nostro posto. Il legno della croce fu l’altare sul quale Egli fu offerto come pura e perfetta vittima sacrificale.
Furono i chiodi a legarlo al legno sul quale Egli morì? Assolutamente no! Quei chiodi furono soltanto il segno esteriore di un amore infinito e inspiegabile che lo “legava” all’umanità. Attraverso quel Suo sacrificio, con lo stesso legame d’amore, con corde invisibili, intrise del Suo sangue, Egli ci unisce a Sé. “Legate la vittima delle solennità” è anche un invito affinché anche noi uniamo Gesù al nostro cuore offrendogli un tributo di lode e immensa gratitudine per il grande dono che ci ha elargito.