Mercoledì 12 marzo 2025
Voi dunque pregate così: Padre nostro che sei nei cieli [Matteo 6:9]
DIO È PADRE
L’insegnamento di Gesù sulla preghiera segnò un cambiamento rivoluzionario nella vita dei discepoli e nella loro relazione con Dio. Prima di Gesù, nessuno aveva osato rivolgersi al Signore con un appellativo così intimo come “Padre”. Questa novità non soltanto introdusse l’idea di Dio come un “Padre personale” ma ribadì anche che Egli è il Padre di tutti noi, non solamente il Creatore ma colui che, credendo in Lui, ci ha resi Suoi figli amati e fratelli di Cristo.
Scoprire che possiamo chiamare Dio “Padre” e avere con Lui un rapporto personale, caratterizzato da confidenza e comunione, è fonte di grande meraviglia e gioia. Questo rapporto non è distante o formale, ma ricco di fiducia e amore. Gesù, facendosi mediatore tra noi e il Padre, ci invita a afferrare la mano tesa di Dio, guidandoci a vivere come figli amati.
Colui che governa l’universo non è un estraneo, ma nostro Padre. È un invito a entrare in una relazione più profonda con Lui, seguendo le orme di Cristo, il mediatore che ci porta verso l’abbraccio paterno di Dio.