Mercoledì 28 agosto 2024
Non venni ad annunciarvi la testimonianza di Dio con eccellenza di parola o di sapienza [I Corinzi 2:1-5]
COME EVANGELIZZARE?
Annunciare l’Evangelo è importante, ma spesso, quando il Signore ci apre la porta per parlare del Suo messaggio di salvezza, non sappiamo cosa dire o abbiamo paura che le nostre parole siano rifiutate. Inoltre, se chi ci sta davanti è un familiare o un collega di lavoro, potremmo temere che il rapporto sia rovinato per la franchezza della nostra fede.
Quando Paolo arrivò nella città di Corinto, venne “nella debolezza, nella paura e nel tremore” (I Corinzi 2:3), ma la sua preoccupazione era per la salvezza di quella gente e non riguardava la sua condizione. L’apostolo non cercò di impressionare i Corinzi con la sua conoscenza affinché ricevessero Cristo come Salvatore. Venne in umiltà, confidando pienamente nella potenza dello Spirito Santo per salvare le anime perdute.
Questo è il modo in cui dobbiamo comportarci nel testimoniare di Gesù: credere che il Signore si serva di noi pur nella nostra paura e debolezza. Smettiamo quindi di pensare a come potremmo essere percepiti o se saremo respinti e ricordiamo che, condividendo il Vangelo, Dio salverà i perduti.