Domenica 30 marzo 2025
L’infermo gli rispose: Signore, io non ho nessuno che, quando l’acqua è mossa, mi metta nella vasca [Giovanni 5:7]
VERAMENTE NON HAI NESSUNO?
Presso la fonte di Betesda, la sofferenza fisica e morale era tangibile, come si evince dalla risposta che il paralitico diede a Gesù. I suoi giorni scorrevano presso quella famosa fonte, osservandone le acque. Si credeva che, ogni tanto, un angelo vi scendesse, muovendone le acque. In quel caso, la fede popolare asseriva che colui che scendeva per primo nelle acque sarebbe stato guarito. Ma quell’uomo non aveva nessuno che lo aiutasse a scendere nelle acque. La sua speranza era posta in elementi casuali, miseri e, per lui, inaccessibili. Ah, se non avesse incontrato Gesù, che triste vita avrebbe vissuto! Ma Gesù si avvicinò, non con promesse aleatorie e irrealizzabili, ma con la potenza della Sua Persona. Gesù lo sanò all’istante. Anche per me e per te, che ci sentiamo o forse siamo veramente soli al mondo, c’è una meravigliosa speranza. Gesù si avvicina alla nostra vita e ci dice: “Non temere, ci sono io; io sono con te e ti aiuto”. Gesù è l’amico fedele che ci soccorre in ogni affanno e non ci fa mai sentire soli.