DALL’ANGOSCIA ALLA SPERANZA SULLA VIA DELLA GRATITUDINE
“Non angustiatevi di nulla, ma in ogni cosa fate conoscere le vostre richieste a Dio in preghiere e suppliche, accompagnate da ringraziamenti” (Filippesi 4:6)
È questa una delle mirabili capacità della preghiera cristiana: far passare l’anima dalla più cupa ansietà per quello che potrebbe accaderci al più speranzoso orizzonte di quanto il Signore può e vuole compiere nella nostra vita.
Tale luminosa trasformazione delle proprie aspettative avviene mentre ci volgiamo riconoscenti a scrutare cosa è stata ed è l’opera di redenzione che Cristo ha realizzato per ciascuno di noi. Questo passaggio avviene considerando i molteplici benefici che nella sua grazia Dio ci ha concesso.
È su questa via di fede che possiamo lasciarci alle spalle paure e tristezze e giungere a rallegrarci sempre nel Signore, lasciando che la sua pace celeste custodisca il nostro spirito. Perciò, quando tutto è chiuso intorno a te, non serrare anche il tuo cuore e non aprirti a rimedi insani, a voci che prospettano altre strade.
Così precipiteresti nell’angoscia di chi si vede senza possibilità di reagire, nei deprimenti pensieri di chi si sente senza via d’uscita, infine privo d’ogni risorsa e soluzione. Guarda in alto, fino al trono di Dio, trono di misericordia, di giustizia e di benignità. Che tu possa muovere o no il tuo braccio, chiedi a Dio di muovere il suo.
Egli ti ascolterà e ti afferrerà, stenderà la sua mano compiendo ancora la sua opera in te e per te.
Buona settimana con il Signore.
Alessandro Cravana