“Poiché se il nostro cuore ci condanna, Dio è più grande del nostro cuore e conosce ogni cosa”
(I Giovanni 3:20)

Quanto conforto in questa affermazione evangelica! Ammettiamolo: ogni qualvolta ci accostiamo al Signore, non ci sentiamo mai a posto, sufficienti davanti alla sua santità perfetta. La coscienza ci ricorda tanti errori ed omissioni, fa pesare pensieri negativi.
Il nostro cuore ci condanna alla presenza di Dio perché non riusciamo a sondare l’espiazione che Gesù ha compiuto affrancandoci da ogni condanna, non sappiamo comprendere quanto lo Spirito Santo sta operando nel nostro cuore per renderci a sua immagine malgrado i nostri difetti. Noi siamo incapaci di abbracciare con la mente tutto questo, ma Dio no. Egli è l’ideatore e l’artefice di una redenzione completa, di un piano che può già contemplare dal principio alla fine.
Rinfrancati da questa verità, possiamo ricevere pure l’esortazione che essa contiene. Se abbiamo aperto il cuore all’Evangelo per essere perdonati, dobbiamo continuare ad allargarlo, sempre più, all’amore divino, alla santità e alla giustizia del Signore.
C’è infine una stimolante promessa in questa parola: poiché Dio è infinitamente più grande del nostro cuore, basterà poco per rinnovare ogni giorno quella profonda pienezza spirituale che rende la fede cristiana una entusiasmante consapevolezza della grazia divina, l’esperienza di vita più grande di ogni altra.

Buona settimana con il Signore.

Alessandro Cravana