MANUALITÀ RISVEGLIATA
“Ed egli le toccò la mano e la febbre la lasciò. Ella si alzò e si mise a servirlo” (Matteo 8:15)
È significativo il modo in cui Gesù guarisce la suocera di Pietro, allettata e febbricitante probabilmente a causa di una infezione. Gesù le tocca la mano, non la fronte o la spalla.
Così la donna può alzarsi dal suo letto d’infermità, resa abile a servire il Signore.
La potenza spirituale del tocco di Gesù fa ben più che ristabilire la salute fisica e la capacità di adempiere le attività pratiche domestiche.
Quando il Signore rimette in piedi una persona, la sua mano tocca le nostre mani affinché, liberate dalla potenza del male, divengano benedetti strumenti per il servizio del regno di Dio e non siano più usate per attuare disegni malvagi e compiere gesti d’ingiustizia. Come stai occupando le tue mani? Cosa stanno prendendo, colpendo, scrivendo? Perché si sono ammalate, infiacchite, chiuse verso l’opera dell’Evangelo?
Sono domande che devi farti da te. Il tuo Redentore non entra in casa tua per interrogarti, ma per toccarti. Il tuo cuore sia ben disposto, pronto a ricevere il suo tocco. Smetti di pensare che sei solo un peso per chi ti circonda, basta col dire che non sei in grado di fare nulla di utile e di buono. Cristo vuole farti grazia, curando il tuo corpo malato e risanandoti da quel che ha infettato la tua anima. Egli viene a rimetterti in piedi per servirlo, viene a risvegliare propositi benedetti ed una santa manualità.
Buona settimana con il Signore.
Alessandro Cravana