Lunedì 26 giugno 2023
Va’, lavati sette volte nel Giordano; la tua carne tornerà sana, e tu sarai puro [II Re 5:10]
L’INVITO DI DIO
Naaman, capo dell’esercito siriano era lebbroso. Aveva al suo servizio una fanciulla israelita la quale ebbe per lui una parola di speranza. A Samaria c’era il profeta Eliseo, uomo di Dio, il quale poteva guarirlo. Naaman con fiducia vi andò e quando si trovò davanti alla casa del profeta ascoltò la soluzione al suo problema. Se voleva veramente guarire doveva mettere in pratica un invito che veniva direttamente da Dio. Tuffarsi e lavarsi sette volte nel fiume Giordano. Un invito strano che Naaman stava per vanificare. Quella reazione ci ricorda che gli inviti di Dio non devono essere discussi.
Gli inviti di Dio, però, non devono essere paragonati a niente e a nessuno. Se Dio voleva guarire Naaman nell’Abana o nel Parpar, lo avrebbe fatto. Ma la volontà di Dio era di farlo al Giordano e lì doveva tuffarsi.
Gli inviti di Dio, infine, non devono essere rifiutati. Tornare indietro significava rifiutare la grazia di Dio e annullare il tutto.
Che il Signore ci aiuti ad accogliere, accettare e mettere in pratica l’invito che Dio sta rivolgendo al nostro cuore.