I mattoni sono caduti, ma noi costruiremo con pietre squadrate; i sicomori sono stati tagliati, ma noi li sostituiremo con cedri [Isaia 9:9]

MA NOI…

A noi piace sempre il lieto fine, ci facciamo trasportare dalle promesse di Dio senza riflettere sul fatto che, in fondo, queste non avranno effetto se non le afferriamo per fede.

Dopo aver promesso un segno, incarnato nel messia tanto atteso, il Signore, in questo capitolo, si scontra con la testardaggine del suo popolo…

Davanti ai suggerimenti del Signore, non dobbiamo frapporre i nostri “ma noi”.

Il popolo afferma che se i mattoni sono caduti “noi li ricostruiremo a modo nostro”, se i sicomori sono tagliati, “cambieremo alberi”! Dio desidera che noi ci atteniamo fedelmente ai suoi criteri architettonici e che seminano la sua semenza.

Al tempo della Torre di Babele gli uomini commisero lo sterro errore, la stessa ribelle disubbidienza. “Si dissero l'un l'altro: Venite, facciamo dei mattoni cotti con il fuoco! Essi adoperarono mattoni anziché pietre, e bitume invece di calce” (Genesi 11:3).

Invece di ostinarci e peggiorare la situazione, riflettiamo bene. Fino a che opporremo il nostro pensiero a quello di Dio non potremo mai realizzare le sue promesse.