Giovedì 9 Gennaio 2025
Benedetto l’uomo che confida nell’Eterno, e la cui fiducia è l’Eterno [Geremia 17:7]
FIDUCIA, MA IN CHI?
Questa bellissima dichiarazione è penetrante, infonde speranza. Assicura la benedizione nell’uomo che si appoggia totalmente in Dio, facendone in tutte le cose il proprio Signore.
Il messaggio del profeta Geremia è stato dato in un mondo malvagio, caratterizzato da anime che volutamente si allontanavano da Dio. Allora come oggi, troviamo le stesse cause e gli stessi effetti della sfiducia verso il Signore. L’incredulità generata dall’orgoglio costruisce una barriera, invisibile ma solida, che non permette al bene, al vero bene di raggiungere la vita umana. Le persone non lo vedono, non riescono a discernere ciò di cui hanno realmente bisogno. E non sanno rintracciare l’origine della propria aridità spirituale, del loro profondo malessere. L’uomo in generale convive con le incertezze, con le ansie per il domani e con paure, anche quella della morte.
Grazie a Dio, l’Evangelo continua ad essere annunciato ed ancora dichiara che si può vivere con la meravigliosa certezza di avere Dio dalla propria parte. La Parola del Signore ci esorta con immutata benevolenza non soltanto a confidare in Cristo, ma a fare di Lui stesso la nostra fiducia.