Giovedì 28 aprile 2022
Saul consultò il Signore, ma il Signore non gli rispose né tramite sogni, né mediante l’urim, né per mezzo dei profeti [I Samuele 28:6]
MA IL SIGNORE NON GLI RISPOSE
La Bibbia afferma in tanti passi che Dio ascolta le preghiere e che risponde, non per la nostra bontà ma per la Sua grazia. Come mai prima dell’ultima battaglia contro i Filistei Dio non rispose a Saul, re di Israele? Il motivo si trova nei capitoli precedenti: già troppe volte nel passato Saul aveva fatto di testa sua, o non aveva affatto consultato il Signore. Nei salmi leggiamo che cosa Saul avrebbe dovuto fare nel corso della sua vita: “Come sacrificio offri a Dio il ringraziamento e mantieni le promesse fatte all’Altissimo; poi invocami nel giorno della sventura; io ti salverò, e tu mi glorificherai” (Salmo 50:14, 15). Non cerchiamo il Signore soltanto nei momenti di bisogno: Egli vuole avere con noi un rapporto stabile, come Padre celeste con i Suoi figli. Impariamo a ringraziare Lui per le gioie, a seguire la Sua voce e, se necessario, fare conoscere a Lui le nostre richieste. Dio non è un pronto soccorso spirituale, ma Egli risponde prontamente a quanti sono in comunione con Lui giorno per giorno. La vera domanda è: lo hai ricevuto nella tua vita? “A tutti quelli che l’hanno ricevuto egli ha dato il diritto di diventare figli di Dio, a quelli cioè che credono nel suo nome” (Giovanni 1:11).