Comunione l’uno con l’altro
“Ma se camminiamo nella luce, come egli è nella luce, abbiamo comunione l’uno con l’altro, e il sangue di Gesù, suo Figlio, ci purifica da ogni peccato”
(I Giovanni 1:7)
La comunione fraterna è il più normale frutto della redenzione in Cristo, che ci apre le vie della comunione con il Padre e con il Figlio suo.
Una comunione spirituale che non ammette apparenze formali né surrogati sociali. Essa è ben più dell’amicizia tra due cristiani, non potrà mai essere il prodotto di una intesa umana o di preferenze personali, non si può “studiare a tavolino”.
È un cammino che i credenti compiono insieme soltanto quando ciascuno si è accordato e riappacificato con la luce della giustizia divina, per progredire in essa e non più per sfuggirla.
Perciò la comunione fraterna non sarà una complice zona d’ombra dove legittimare il male, bensì una mansueta e compassionevole compagnia, tanto benefica da aiutare a rialzarsi da ogni caduta.
Segnata dalla reciprocità, la comunione l’uno con l’altro risulta stimolante e fruttuosa, perché non ci si aspetta tutto dagli altri.
In essa è possibile ministrare sentimenti più alti e completi dell’affetto umano, ovvero l’amore paterno di Dio, che unisce comprensione e riprensione.
Alcuni pretendono la comunione con la chiesa di Cristo senza curarsi di cercare le virtù divine invocando con un cuore puro il Signore della Chiesa. Nessuna comunione tra la luce e le tenebre.
La comunione fraterna mantiene dei “se” che non abbiam posto noi e che non sta a noi cancellare. Non cediamo alle provocazioni di chi si auto esclude dalla comunione spirituale restando freddo all’amore di Dio, separato da esso.
Non lasciamoci colpevolizzare da quanti vogliono strumentalizzarci, confondendo spesso il bisogno di comunione cristiana con il bisogno di calore umano.
Curiamoci di camminare nella quotidiana comunione celeste con il Padre e con il Figlio suo Dio. Sarà poi tale relazione ad avviare benedetti rapporti fraterni con la Chiesa di Cristo, nella luce, nella pace, nell’amore.
Buona settimana con il Signore.
Alessandro Cravana